Al summit Onu l’Italia firma il “Patto sul Futuro”

Un documento che ribadisce l’impegno degli Stati membri ad accelerare il cammino per raggiungere quanto prima gli obiettivi dell’agenda 2030
23 Settembre 2024 |
Giulia Galliano Sacchetto

Durante il recentissimo Summit del futuro dell’Onu i Paesi membri, Italia compresa, hanno approvato il “Patto sul futuro”, insieme alla “Dichiarazione sulle future generazioni” e al “Global digital compact”. Un passo importante che spinge fortemente in direzione di uno sviluppo sostenibile nonché del raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.

“L’approvazione da parte dei Capi di Stato e di Governo del Patto del Futuro e delle dichiarazioni allegate può rappresentare l’occasione per rilanciare le istituzioni internazionali e il multilateralismo, ma la sua portata effettiva la vedremo nei prossimi Summit tematici del prossimo anno, sottolinea il direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), Enrico Giovannini aggiungendo che “stupisce l’assenza di attenzione della pubblica opinione italiana sui temi del Summit, dalla modifica della governance dell’Onu e delle altre istituzioni internazionali all’impegno per il cambiamento delle politiche a favore delle giovani e delle future generazioni, dalla definizione di una governance globale della rivoluzione digitale all’impegno per superare il Pil come indicatore di benessere. Se il Governo italiano vuole essere coerente con gli impegni appena assunti, deve cambiare il proprio approccio su molte tematiche e iniziare finalmente a predisporre quel “Piano di accelerazione” per conseguire gli Obiettivi dell’Agenda 2030 promesso un anno fa in occasione del Summit Onu sul tema. Per essere coerente con il Patto, l’Italia deve compiere ora scelte coraggiose e lungimiranti, definendo politiche pubbliche nella direzione dello sviluppo sostenibile, sostenute da investimenti adeguati, da disegnare con il coinvolgimento della società civile, in particolare delle giovani generazioni. Solo così sarà possibile costruire un presente e un futuro più sostenibile e più giusto, coerentemente con quanto prevede la recente riforma della Costituzione italiana”.

Patto sul Futuro, dall’intelligenza artificiale al clima: i contenuti

Il documento nelle sue 42 pagine prende in esame diversi argomenti che gli Stati membri devono gestire fin da subito.

Uno dei più scottanti riguarda le armi, per le quali l’accordo contiene, secondo quanto si legge nel comunicato stampa dell’Onu, “il primo ri-impegno multilaterale per l’eliminazione totale delle armi nucleari dopo più di un decennio”. Inoltre, il Patto punta anche a prevenire una corsa agli armamenti nello spazio e a stabilire regole per l’uso di armi autonome letali, i cosiddetti “robot killer” che possono selezionare e attaccare obiettivi senza intervento umano diretto.

Anche all’intelligenza artificiale è riservata grande attenzione, soprattutto con l’adozione del Global digital compact, ovvero “il primo quadro globale completo per la cooperazione digitale e la governance dell’intelligenza artificiale”. In questo caso il documento prevede la creazione di un gruppo scientifico indipendente all’interno delle Nazioni Unite, incaricato di valutare l’intelligenza artificiale, i suoi rischi e le sue potenzialità. Il Patto prevede anche l’avvio di un dialogo globale sulla governance dell’intelligenza artificiale, coinvolgendo governi, aziende tech, società civile e accademia. L’obiettivo è sviluppare norme e standard condivisi per uno sviluppo etico di questa tecnologia.

Non mancano, infine, riferimenti al contrasto al riscaldamento globale, alla tutela dei diritti umani e all’empowerment delle donne. Come centrale è anche il tema delle generazioni future, che per la prima volta ottiene una sua propria dichiarazione dall’Onu. Questo documento in particolare prevede “passi concreti per tenere conto delle generazioni future nei nostri processi decisionali, incluso un possibile inviato per le generazioni future”. Questa nuova figura, con diritto di voto, avrebbe il compito di tutelare gli interessi e i bisogni delle generazioni a venire all’interno delle istituzioni dell’Onu.


Giulia Galliano Sacchetto
Giornalista professionista, con alle spalle esperienze in diversi campi, dalla carta stampata al web. Mi piace scrivere di tutto perché credo che le parole siano un’inesauribile fonte di magia.

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