Dal Rapporto Consip sulla sostenibilità

Elaborato secondo lo standard GRI e gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030
9 Marzo 2020 |
Gianmarco Nebbiai

Per una PA efficiente, trasparente, sostenibile e innovativa

A fine settembre 2019, al ‘Climate Action Summit’ di NewYork, il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, facendo propri i concetti espressi con rabbia dalla sedicenne Greta Thunberg, ammonisce i 66 Paesi, le 102 città e le 93 imprese globali presenti che il Summit non è l’occasione per parlare ne per negoziare, ma per agire. Il Premier Giuseppe Conte, per l’Italia, ha fatto riferimento al governativo ‘New Deal verde’, che si prefigge di progettare tutti gli investimenti pubblici del Paese in coerenza con l’emissioni zero nel 2050 e l’eliminazione dell’energia a carbone entro il 2025, presentando un’iniziativa, basata su partnership pubblico-privata, che “mira a digitalizzare le infrastrutture energetiche e a promuovere le energie rinnovabili e l’efficienza energetica, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo”.
Insomma, un’Italia che punta a una leadership internazionale contando su azioni concrete e dati oggettivi raggiunti, riscontrabili anche dai Rapporti Consip del 2017 e 2018, quest’ultimo pubblicato nell’agosto scorso. L’Amministratore Delegato di Consip, Cristiano Cannarsa, identifica prioritariamente la Sostenibilità, l’Innovazione e la Ricerca come valori e parametri fondamentali per selezionare le migliori offerte nelle gare pubbliche, valorizzando adeguatamente gli investimenti di Amministrazioni e imprese: “L’obiettivo è quello di consolidare un modello operativo sempre più efficiente, trasparente, sostenibile ed innovativo, rafforzando il ruolo di Consip quale “piattaforma di collegamento” fra le Amministrazioni pubbliche e il mercato, nelle sue numerose articolazioni e specificità”.
Nella ‘Lettera agli Stakeholders’, con cui inizia il Rapporto, viene sottolineato come, a fianco dei meri dati e risultati quantitativi, sia importante riportare ‘il come’, secondo quali parametri, sfide e obiettivi questi possano essere intrapresi, affrontati e raggiunti, dando conto degli effetti sociali, ambientali ed economici generati dalle diverse iniziative e progetti.
Per questo il documento è stato elaborato secondo il GRI – Global Reporting Index (lo standard internazionale per la rendicontazione sostenibile) e sulla base dei 17 SDG Sustainable Development Goals dell’Agenda ONU 2030. (vedi schede).

Quattro sono gli ambiti in cui il Rapporto si articola, fornendo indicatori numerici e fattuali:

• la creazione di valore per il Paese, tramite la riqualificazione della spesa, la capacità di innovare, la sostenibilità del procurement e il contributo all’economia circolare;
• la capacità di ascolto dei principali interlocutori, Pubbliche Amministrazioni, imprese e tutti i soggetti istituzionali coinvolti; la soddisfazione della PA;
• il rispetto delle regole e il continuo perfezionamento del modello di governance per assicurare trasparenza, etica e integrità dei comportamenti e delle attività, controllo per la tutela della privacy e la sicurezza delle informazioni
• la centralità delle persone, valorizzandone la competenza, professionalità, esperienza e responsabilità che rappresentano la chiave del successo, attenzione al benessere dei dipendenti attraverso l’impegno profuso per un ambiente di lavoro sereno e attrattivo, l’implementazione di nuovi modelli di lavoro;
Tornando ai numeri, ai valori registrati nell’anno, dal Rapporto si rilevano, in estrema sintesi di premessa:
• oltre 12 miliardi di euro di acquisti, di cui 5 miliardi con contenuto “sostenibile”, sugli strumenti di e-procurement, con vantaggi in termini di risparmio, efficienza, semplificazione e rapidità delle procedure;
• più di 700mila contratti dematerializzati attraverso la piattaforma elettronica, pari a 566 milioni di pagine non stampate e oltre 4.600 tonnellate di CO2 non immesse nell’ambiente;
• oltre 800mila TEP (Tonnellate Equivalenti Petrolio), pari a 2 milioni di tonnellate di CO2 risparmiate per interventi di efficientamento energetico negli ultimi 10 anni;
• oltre 100mila imprese abilitate agli strumenti di e-procurement, di cui il 99% Micro, Piccole e Medie Imprese che hanno realizzato un fatturato per quasi 4 miliardi di euro (Mepa);
• un tasso di soddisfazione sugli strumenti di oltre il 90% per le Amministrazioni e di oltre l’80% per le imprese.



Agenda 2030


L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto dal settembre 2015 dai governi di 193 Paesi membri dell’ONU. Ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) in un grande programma per un totale di 169 ‘target’ o traguardi. L’avvio ufficiale è iniziato nel 2016, guidando il mondo sulla strada della sostenibilità da percorrere nell’arco dei successivi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. L’Agenda persegue inoltre il rafforzamento della pace universale in una maggiore libertà. Riconosce che sradicare la povertà, in tutte le sue forme e dimensioni, è la più grande sfida globale ed requisito indispensabile per lo sviluppo sostenibile. Tutti i Paesi e tutte le parti in causa, agendo in associazione collaborativa, implementano questo programma per portare il mondo sulla strada della sostenibilità e della resilienza. Un viaggio collettivo, dove nessuno sia trascurato. Gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile sono interconnessi e indivisibili e bilanciano tre dimensioni: l’economica, la sociale e l’ambientale.



GRI – Global Reporting Index


È il principale punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per la rendicontazione di sostenibilità, fornendo i paradigmi e requisiti per ogni singolo tema, in base all’analisi di materialità.
La materialità è la soglia da cui partire per considerare il tema significativo in termini di effetti economici, sociali e ambientali. L’analisi di materialità viene aggiornata in base:
• ai mutamenti del contesto, in termini di normative nazionali e internazionali;
• dei cambiamenti interni dell’organizzazione, in termini di governance e pianificazione strategica;
• della selezione dei temi materiali, in termini di revisione della significatività degli stessi.
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Il livello dei contributi di Consip rispetto agli obiettivi di sostenibilità


Obiettivo 1.
Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo. (Non applicabile alla mission).

Obiettivo 2.
Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile. (Non applicabile).

Obiettivo 3.
Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età. (ALTO: grande attenzione alla tematica, nelle iniziative di procurement e nella gestione interna, in termini di prevenzione e di esclusione o minimizzazione delle sostanze pericolose per la salute e per l’ambiente).

Obiettivo 4.
Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti. (MEDIO: la formazione del personale del fornitore e dell’Amministrazione è un’attività prevista per valorizzare la consapevolezza sugli aspetti della prevenzione dei rischi e del corretto consumo delle risorse).

Obiettivo 5.
Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze. (ALTO: parità non solo in termini quantitativi (53% donne), ma anche di accesso alle posizioni di comando e di stipendio).

Obiettivo 6.
Garantire disponibilità e gestione dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. (non applicabile).

Obiettivo 7.
Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni. (ALTO: il ricorso a fonti rinnovabili e l’incremento dell’efficienza energetica sono tra gli obiettivi strategici di tutte le iniziative di procurement di beni e di servizi – che incidono sull’efficientamento dei consumi energetici).

Obiettivo 8.
Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti. (ALTO: Tutti i documenti di gara richiamano e applicano la normativa giuslavoristica in termini di lavoro dignitoso e inclusione sociale. Una particolare attenzione all’inclusione delle PMI, per la loro rilevanza numerica).

Obiettivo 9.
Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile. (MEDIO: per Consip coniugare crescita sostenibile e innovazione è strategico in particolari settori infrastrutturali, quali l’Information technology e l’illuminazione pubblica).

Obiettivo 10.
Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le nazioni. (MEDIO: in ambiti specifici, come la ristorazione, si è operato in modo da assicurare parità di trattamento a tutti i fruitori in termini di erogazione di pasti sostenibili e a km 0. Particolare attenzione nel valorizzare le collaborazioni con imprese di lavoratori diversamente abili e persone con disagio psichico. Valorizzare pratiche contro lo spreco alimentare con donazioni ad associazioni e ricoveri per animali).

Obiettivo 11.
Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. (MEDIO: le infrastrutture di rete e servizi per l’illuminazione pubblica e l’efficientamento energetico degli edifici contribuiscono in modo sostanziale alla riduzione dei consumi nelle città, migliorando il monitoraggio delle prestazioni).

Obiettivo 12.
Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo. (ALTO: il procurement di Consip si focalizza sul corretto uso delle risorse in tutto il ciclo di vita, includendo aspetti di education per il consumatore finale pubblico e, talvolta, per i cittadini).

Obiettivo 13.
Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico. (ALTO: la formazione sugli strumenti di e-procurement per la razionalizzazione della spesa, così quella degli acquisti sostenibili, rappresentano uno stimolo al cambiamento delle abitudini, contribuendo alla lotta ai cambiamenti climatici.

Obiettivo 14.
Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile. (Non applicabile).

Obiettivo 15.
Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema. (Non applicabile).

Obiettivo 16.
Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile. (ALTO: efficacia, trasparenza, integrità e accessibilità alle informazioni sono alla base dell’agire di Consip, che attraverso i suoi strumenti facilita l’applicazione della normative sul procurement anche a tutte le Amministrazioni pubbliche).

Obiettivo 17.
Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile. (MEDIO: collaborazioni Consip da tempo contribuiscono a consolidare le competenze in termini di procurement sostenibile anche dei Paesi in via di sviluppo facenti parte del United Nations Environment Programme – UNEP).





Valori attuali e obiettivi dei 4 Ambiti



Creare valore: il 2018 in cifre


La riqualificazione della spesa

• 48 mld/€ la spesa pubblica di pertinenza
(su cui è attivo almeno uno strumento Consip);
• 12,5 mld/€, il valore degli acquisti effettuati
attraverso strumenti Consip;
• 3,1 mld/€ il risparmio sui prezzi unitari;
• 31% il livello di utilizzo del Sistema Consip
rispetto alla spesa di pertinenza (indice di copertura).


La capacità di innovare

• 707mila i contratti conclusi dalla PA
usando gli strumenti Consip;
• 1,2 miliardi il valore degli acquisti effettuati sui contratti quadro a supporto della digitalizzazione della PA;
• 9 i roadshow sul territorio per presentare gli strumenti di realizzazione dell’Agenda digitale.


La sostenibilità del procurement

• 5 mld il valore degli acquisti con contenuto “green”;
• 566 milioni le pagine di documenti non stampate grazie alla dematerializzazione degli acquisti di e-procurement;
• 4.627 le tonnellate di CO2 non emesse nell’ambiente grazie all’utilizzo di procedure telematiche di acquisto;
• 803mila TEP (Tonnellate equivalenti di petrolio), il risparmio sui consumi grazie agli interventi di efficientamento energetico nell’ambito delle iniziative Consip dal 2008 a oggi.


Il contributo all’economia circolare

• 29 iniziative realizzate integrando
criteri di Circular Procurement
• 300 procurer formati sui temi dell’economica circolare
sia all’interno sia all’esterno dell’azienda.
Creare valore: obiettivi futuri



Creare valore: obiettivi futuri


La riqualificazione della spesa

• Aumentare ulteriormente il livello della spesa effettuata attraverso strumenti Consip: obiettivo è di rendere disponibile un più ampio portafoglio merceologico di offerta sui diversi strumenti disponibili;
• Aumentare l’incidenza del sistema Consip sul potenziale di spesa: obiettivo è l’ulteriore incremento del valore degli acquisti pubblici che transitano sul Sistema Consip, contribuendo ad accrescere l’Indice di copertura.


La capacità di innovare

• Nuovi sviluppi della piattaforma del Portale Acquisti: saranno introdotti nuovi strumenti per gestire il processo delle gare in ASP;
• Introduzione del Value based procurement: nuovo approccio per la fornitura di dispositivi medici in cui l’aspetto qualitativo è valutato sulle caratteristiche tecniche, ma anche su parametri di outcome e sull’intero ciclo di vita;
• Aggiornamento del programma delle gare strategiche ICT: in raccordo con il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-2021 saranno pubblicate le gare previste per la digitalizzazione del settore pubblico.


La sostenibilità del procurement

• Più iniziative sostenibili: aumentare il numero delle iniziative a favore delle Pubbliche amministrazioni che introducono criteri di sostenibilità nel procurement;
• Una Consip più sostenibile: aumento della sostenibilità degli approvvigionamenti Consip per rendere più leggera l’impronta ambientale dell’azienda (eliminazione della plastica monouso).


Il contributo all’economia circolare

• Implementazione del pacchetto di direttive europee: iniziative specifiche per il miglioramento del ciclo di gestione dei rifiuti in tutti gli strumenti di acquisto, per anticipare il recepimento degli obblighi contenuti nel Pacchetto di Direttive per l’economia circolare;
• Formazione interna: programmazione di sessioni di approfondimento dedicate all’economia circolare, con l’obiettivo di formare il 50% della popolazione aziendale.



Capacità di ascolto: il 2018 in cifre


Il coinvolgimento delle imprese

• >100mila le imprese iscritte al Mepa (circa 99% PMI);
• 640mila il numero dei contratti d’acquisto conclusi sul Mepa;
4 mld/€ il valore degli acquisti effettuati sul Mepa;
• 8,6 – numero medio di imprese invitate alle procedure d’acquisto sul Mercato elettronico (per gare fino a 50 inviti).


La soddisfazione della PA

• >12mila le PA abilitate agli strumenti di e-procurement;
• >86mila i punti ordinanti abilitati
agli strumenti di e-procurement (51% attivi);
• 90-96% gli utenti soddisfatti.



Capacità di ascolto: obiettivi futuri



Il coinvolgimento delle imprese

• Nuovi sviluppi della piattaforma del Portale Acquisti: saranno introdotti nuovi strumenti di promozione delle attività degli Sportelli in Rete sul territorio, attraverso incontri in tutte le Regioni, organizzati in collaborazione con le Camere di commercio locali;
• Ampliamento del ricorso agli strumenti di formazione on-line da parte delle Imprese, soprattutto le PMI: potenziare gli attuali strumenti, ampliando il raggio d’azione del Mepa per un numero sempre maggiore di imprese iscritte alla piattaforma;
• Standardizzazione ed estensione del progetto di definizione dei requisiti di capacità economica e finanziaria su indici di bilancio: applicare la metodologia ad ulteriori iniziative di gara nel 2019.


La soddisfazione della PA

• Formazione on-line: aumentare il numero di utenti della PA che accedono ai servizi di formazione on-line per supportarli nell’utilizzo degli strumenti di e-procurement.
• Rafforzamento degli strumenti di monitoraggio della qualità delle forniture: aumento del numero dei controlli e focalizzazione sulle iniziative a più alto tasso di criticità.
Rispettare le regole: il 2018 in cifre


L’impegno per la trasparenza e l’accountability

• 2,5 milioni le pagine visualizzate sul sito Consip (www.consip.it) nel 2018;
• Nuovi strumenti di monitoraggio a disposizione degli utenti (andamento strumenti e-proc, contenzioso);
• 10mila le pagine visitate in media ogni mese sul portale Open Data;
• 10 nuovi dataset relativi a negoziazioni e acquisti delle PA sul portale Open data.


Il rafforzamento dell’etica e integrità dei comportamenti

• Nuovo Piano triennale per la prevenzione della corruzione (Ptpc 2018-20);
• 18 gli audit, le verifiche e i controlli effettuati su
11 processi aziendali;
• Nuova piattaforma telematica di whistleblowing per la segnalazione di condotte illecite.


La tutela della privacy e la sicurezza delle informazioni

• 174mila le richieste a siti malevoli bloccate;
• 16 terabyte il quantitativo di dati protetti su server
e postazioni di lavoro;
• 126mila i documenti conservati.
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Rispettare le regole: obiettivi futuri



L’impegno per la trasparenza e l’accountability

• Mappa georeferenziata della spesa
della Pubblica Amministrazione:
un sistema di georeferenziazione, che consentirà di consultare i principali dati sugli acquisti effettuati con gli strumenti Consip, attraverso l’utilizzo di mappe interattive;
• Nuova App Consip: accedere rapidamente a tutte le informazioni sui bandi di gara, alle notizie e agli approfondimenti dai propri dispositivi mobili.


Il rafforzamento dell’etica e integrità dei comportamenti

• Certificazione di conformità del Sistema di gestione anticorruzione: ottemperare ai requisiti della norma UNI EN ISO 37001:2016, che definisce i criteri e le modalità operative per implementare e mantenere attivo un sistema efficace per contrastare la corruzione, istituendo una cultura di integrità, trasparenza e conformità;
• Nuova metodologia integrata per l’analisi dei rischi aziendali: l’obiettivo è rendere sempre più coerente la ponderazione dei rischi con le attività di Consip, cogliendo in pieno i suggerimenti delle Linee guida ANAC in materia.


La tutela della privacy e la sicurezza delle informazioni

• Implementazione del Mobile device management: realizzare un sistema di controllo degli apparati mobile ad uso aziendale, per creare una zona di utilizzo sicura al riparo da minacce esterne (virus, applicazioni truffa) e consentire il controllo dati da remoto in caso di furto.



Centralità delle persone: il 2018 in cifre



La valorizzazione del capitale umano

• 87% la percentuale di dipendenti laureati;
• 53% la percentuale di dipendenti donne;
• 86% le persone che hanno partecipato ad almeno
un intervento formativo;
• 2,35% il tasso di turnover.


L’attenzione al benessere dei dipendenti

• Attenti alle necessità delle persone con strumenti di concertazione;
• 7,8% il tasso di assenza totale (3,1% per malattie o infortuni);
• Più benefici per le persone con strumenti di welfare.


L’implementazione di nuovi modelli di lavoro

• Nuovo modello organizzativo basato sulla valorizzazione delle competenze;
• Rafforzamento della programmazione e monitoraggio con la centralizzazione delle attività di Project Management e l’introduzione di nuovi strumenti;
• Definizione dei tempi standard delle gare per una migliore pianificazione delle iniziative e delle risorse necessarie.



Centralità delle persone: obiettivi futuri



La valorizzazione del capitale umano

• Piano di formazione: obiettivo del 2019 è la pubblicazione del primo Piano di formazione aziendale integrato;
• Formazione specifica sugli acquisti: sessioni formative sulle procedure d’acquisto, anche con il contributo di docenti esterni, per arricchire i contenuti anche tramite un confronto con interlocutori appartenenti a diverse realtà.


L’attenzione al benessere dei dipendenti

• Smart Working: introduzione dello Smart Working per consentire ai dipendenti di lavorare anche da modalità remota;
• Implementazione di una piattaforma di welfare: per la fruizione del “Servizio di welfare aziendale”, che permetterà ai dipendenti di gestire i crediti welfare previsti dal CCNL di categoria.


L’implementazione di nuovi modelli di lavoro

• Skill inventory: il progetto, avviato nel 2018, proseguirà nel 2019 con l’allocazione del personale aziendale sui diversi ruoli, definiti in base alle competenze espresse da ogni dipendente a seguito dell’apposita analisi svolta in azienda.





La sostenibilità del procurement


Consip, in qualità di centrale acquisti nazionale, ha assunto negli anni una crescente attenzione alle tematiche del Sustainable Public Procurement, introdotto nel 2015 dall’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente), assumendo “l’approccio in base al quale le Amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente, lungo l’intero ciclo di vita”.
L’impegno Consip trova riscontro nel modello di valorizzazione in cui sono analizzate, in particolare le componenti di innovazione legate agli acquisti verdi, alla dematerializzazione documentale, agli interventi di efficientamento energetico sugli immobili.
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Il valore delle azioni verdi


Consip misura il valore economico dell’integrazione di criteri ambientali nelle proprie iniziative attraverso l’indicatore dell’erogato “green”, ovvero il valore degli acquisti effettuati sui diversi strumenti di e-procurement in conformità ai Criteri ambientali minimi (CAM) definiti dal Ministero dell’Ambiente a ulteriori criteri ambientali e sociali valorizzati da Consip in un’ottica di ciclo di vita.
Nel corso del 2018, l’erogato “green” ha raggiunto un valore complessivo di 5 miliardi di euro pari a circa il 40% del valore complessivo degli acquisti effettuati attraverso gli strumenti di e-procurement.
Tale risultato è frutto del lavoro condotto in questi anni, dai primi approcci al tema del GPP fino all’attuale evoluzione verso una cultura organica del procurement sostenibile. Le attività specificamente rivolte ad aspetti di sostenibilità ambientale e sociale hanno riguardato alcune principali direttrici:
• la prima riguarda l’inserimento di requisiti e criteri ambientali e sociali in tutti gli strumenti di acquisto Consip: tutte le iniziative oggetto di CAM sono in linea con i requisiti dell’art. 34 del Codice degli appalti
• la seconda riguarda lo specifico supporto prestato in favore del Ministero dell’Ambiente per lo sviluppo dei CAM, divenuti obbligatori per gli appalti pubblici di qualsiasi importo.
Il Ministero dell’Economia e Finanze e Consip hanno partecipato alle riunioni periodiche del Comitato di gestione per l’attuazione del Piano di azione nazionale per la sostenibilità dei consumi nella PA. Nel 2018 ha riguardato in particolare i seguenti ambiti: stampa gestita, cartucce e toner, sistemi di stampa, verde pubblico, calzature, ristorazione e servizio di illuminazione pubblica.
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I Criteri Ambientali Minimi (CAM)


Sono i requisiti ambientali per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato. Sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della Pubblica amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare (Mattm).
La loro applicazione sistematica e omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato. Consip partecipa dal 2008 ai lavori del Comitato di gestione del Piano d’azione nazionale – Green Public Procurement, istituito dal Mattm per delineare la strategia nazionale di diffusione degli acquisti sostenibili e per definire categorie merceologiche, obiettivi ambientali qualitativi e quantitativi di riferimento da raggiungere e aspetti metodologici generali.


Gianmarco Nebbiai
Cofondatore e Direttore responsabile di Innovazione.PA. Giornalista e Comunicatore d’impresa, scrive di ICT e del suo impatto sulla società e l’economia dal 1995. Segue tutti i temi legati alla trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, all’innovazione dei processi e dei servizi a disposizione dei cittadini, con particolare attenzione all’innovazione sociale e al digital health.

InnovazionePA è una iniziativa Soiel International, dal 1980 punto d’informazione e incontro per chi progetta, realizza e gestisce l’innovazione.
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