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Il Futuro dell’IA nella PA: Sperimentazione e Collaborazione

Un viaggio nel Centro di Competenza Regionale sull’Intelligenza Artificiale della Regione Puglia, tra innovazione, reti collaborative e prospettive etiche, raccontato con il contributo di Morena Ragone, supporto giuridico specialistico per la transizione digitale del Dipartimento per la Transizione Digitale di Regione Puglia.
9 Giugno 2025 |
Gianmarco Nebbiai

Negli ultimi anni, la pubblica amministrazione ha conosciuto un’accelerazione senza precedenti nei processi di digitalizzazione, spinta da esigenze contingenti e da un contesto tecnologico in continua evoluzione. In questo scenario, i sistemi di intelligenza artificiale (IA), che includono tecnologie come il machine learning e il deep learning, hanno assunto un ruolo centrale, configurandosi come strumenti fondamentali per migliorare l’efficienza dei servizi pubblici e la qualità della vita dei cittadini. È in questo contesto che Regione Puglia ha intrapreso un percorso articolato e partecipato, culminato nella costituzione del Centro di Competenza regionale sull’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione, un’iniziativa che si propone come modello innovativo e scalabile per l’intero panorama nazionale.

Le origini e la visione strategica del progetto

Il percorso che ha portato alla nascita del Centro di Competenza regionale ha radici profonde, inserendosi in una strategia di lungo periodo volta a promuovere la digitalizzazione e l’innovazione nella pubblica amministrazione. Come sottolineato da Morena Ragone, specialista giuridica del Dipartimento per la Transizione Digitale della Regione Puglia, il progetto si colloca all’interno di un piano di riorganizzazione più ampio, voluto dalla Giunta regionale, con l’obiettivo di migliorare i servizi offerti ai cittadini e ottimizzare le risorse pubbliche. “Parliamo di un’iniziativa che ha una genesi antica, frutto di anni di lavoro sulla digitalizzazione, e che trova il suo spazio all’interno della volontà di migliorare la qualità “di vita” delle strutture organizzative e dei cittadini attraverso servizi più efficienti”, ha spiegato Ragone.

La Regione Puglia non si è limitata a osservare passivamente i cambiamenti tecnologici in atto, ma ha scelto di accompagnare attivamente questo processo, anticipando le esigenze del territorio e promuovendo un approccio collaborativo. Centrale, in questo senso, è il concetto di “rete”, inteso come un modello di lavoro condiviso tra diverse amministrazioni pubbliche, sia a livello locale che interregionale, per massimizzare l’impatto delle innovazioni tecnologiche. “L’idea di rete è fondamentale: non si tratta solo di collaborare all’interno del nostro territorio, ma di creare connessioni tra organizzazioni di territori diversi, mettendo a sistema competenze e risorse”, ha aggiunto Ragone.

La costituzione del Centro di Competenza regionale

Il progetto ha preso forma concreta alla fine di ottobre 2023, quando Regione Puglia ha immaginato la costituzione del Centro di Competenza regionale sull’Intelligenza Artificiale nella PA. Questo organismo, descritto come una sorta di “cabina di regia”, ha l’obiettivo di coordinare le attività legate all’adozione dell’IA nella pubblica amministrazione, coinvolgendo un’ampia rete di attori istituzionali e accademici. Tra i componenti del Centro figurano rappresentanti della Regione Puglia, come il Responsabile per la Transizione Digitale (RTD), il RTD del Consiglio Regionale e Innova Puglia S.p.A., oltre alle cinque università pugliesi e all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che ha aderito al progetto con grande entusiasmo.

La partecipazione di AgID rappresenta un elemento di particolare rilievo, non solo per il prestigio dell’istituzione, ma anche per il riconoscimento della validità del modello pugliese. “AgID ha voluto far parte del Centro, e noi abbiamo sottoscritto con loro un protocollo d’intesa proprio perché l’obiettivo non era solo condiviso, ma anche perché hanno riconosciuto in questo progetto un modello scalabile, applicabile non solo alle grandi amministrazioni regionali, ma anche a ministeri, enti locali o reti di amministrazioni di diversi livelli di governo”, ha evidenziato Ragone.

Obiettivi e modalità operative

Il Centro di Competenza regionale si propone di operare su più livelli, combinando attività di analisi, sperimentazione e definizione di buone pratiche. Tra i suoi compiti principali vi è la mappatura degli strumenti di IA già presenti sul territorio e l’analisi delle esigenze specifiche delle amministrazioni pubbliche pugliesi. “Non si tratta solo di introdurre tecnologie, ma di comprendere quali strumenti produciamo sul territorio, quali sono le esigenze delle amministrazioni e come possiamo accompagnarle in questo percorso di innovazione”, ha precisato Ragone.

Un aspetto distintivo del progetto è la sua natura inclusiva e interdisciplinare. Il Centro non si limita a coinvolgere tecnici e giuristi, ma apre le porte a professionalità provenienti da ambiti diversi, come sociologi, filologi ed eticisti, per garantire una riflessione ampia e articolata sull’impatto dell’IA. “Ci piace l’idea di portare molto dell’umano all’interno della tecnologia. L’intelligenza artificiale ci affascina proprio perché ci riconosciamo nell’umano che c’è dentro, e questo è uno degli aspetti più interessanti del nostro lavoro”, ha commentato Ragone.

Un altro elemento innovativo è la flessibilità del modello organizzativo. Il Centro, che opera tramite un Comitato Tecnico, è strutturato in modo da poter ampliare il numero dei suoi componenti e coinvolgere esperti esterni in base alle esigenze specifiche dei progetti in corso. “Non siamo rigidi: possiamo coinvolgere uditori durante le riunioni, ampliare il comitato tecnico o invitare esponenti di enti di ricerca e università, sempre con un forte radicamento territoriale”, ha spiegato Ragone. Questa fluidità consente al Centro di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e di affrontare le sfide in modo dinamico.

Le fasi di sviluppo e le prospettive future

Il progetto ha conosciuto una prima fase di strutturazione con l’insediamento del comitato tecnico, a febbraio 2025, e una sessione di lavoro che ha segnato l’avvio operativo delle attività. Tra le priorità del Centro, vi è la creazione di spazi di sperimentazione, le cosiddette “sandbox”, in cui testare l’applicazione di strumenti e sistemi di IA in contesti controllati. “La presenza di AgID ci aiuterà a migliorare l’idea di creare modelli sperimentali, che ci permettano di valutare rischi e opportunità delle scelte tecnologiche”, ha sottolineato Ragone.

Parallelamente, il Centro si occupa di elaborare indicazioni di natura normativa ed etica, lavorando in sinergia con AgID e altre istituzioni nazionali. Sebbene la competenza per la definizione di linee guida sull’IA resti in ambito nazionale, la Regione Puglia contribuisce attivamente ai tavoli di lavoro, condividendo esperienze e modelli. “Non produciamo linee guida in senso stretto, ma partecipiamo ai tavoli nazionali e portiamo il nostro contributo, anche grazie al rapporto consolidato con AgID, che ha inserito il nostro modello di Centro di Competenza tra gli strumenti del Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2025”, ha precisato Ragone.

Un modello scalabile e replicabile

Uno degli aspetti più significativi del progetto pugliese è la sua potenziale replicabilità. Il modello del Centro di Competenza regionale è stato concepito come un framework flessibile, adattabile a contesti diversi, dalle grandi amministrazioni centrali alle realtà locali più piccole. “L’idea di co-costruire politiche e soluzioni, valutando insieme rischi e opportunità, ci permette di avere una visione più ampia e di arrivare più lontano, soprattutto se coinvolgiamo attori con prospettive diverse ma affini”, ha osservato Ragone.

Il progetto si distingue, inoltre, per il suo approccio orientato alla co-costruzione, basato sulla collaborazione e sulla condivisione delle decisioni. “Non c’è un modello imposto dalla Regione, ma una direzione che definiamo insieme”, ha aggiunto Ragone, sottolineando l’importanza di un approccio partecipativo per garantire l’efficacia e la sostenibilità delle innovazioni introdotte.

In questa direzione, anche la partecipazione, come PA responsabile, all’impegno B5 del 6° NAP (National Action Plan) di OGPIT, che si prefigge la “Promozione dell’inclusività e dei diritti nell’accesso alle tecnologie e nell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale”

Un passo verso il futuro della PA

Il Centro di Competenza regionale sull’Intelligenza Artificiale rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di trasformazione digitale della Regione Puglia, ma anche un esempio virtuoso per l’intero sistema pubblico italiano. Grazie alla sua natura collaborativa, alla flessibilità del modello e all’attenzione per gli aspetti etici e normativi, il progetto si candida a diventare un punto di riferimento per l’adozione responsabile dell’IA nella pubblica amministrazione. “Il nostro obiettivo ultimo è migliorare i servizi, rispettando le persone e includendo digitalmente cittadini e cittadine in questo percorso di innovazione”, ha concluso Ragone, ribadendo l’impegno della Regione Puglia nel promuovere un’innovazione che metta al centro il benessere della collettività.


Cofondatore e Direttore responsabile di Innovazione.PA. Giornalista e Comunicatore d’impresa, scrive di ICT e del suo impatto sulla società e l’economia dal 1995. Segue tutti i temi legati alla trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, all’innovazione dei processi e dei servizi a disposizione dei cittadini, con particolare attenzione all’innovazione sociale e al digital health.