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Verso un Welfare Digitale Integrato: la Cartella Sociale Elettronica

Migliorare l’integrazione e l’efficienza nei processi sociosanitari, abbattendo le barriere dei dati frammentati e garantendo un supporto mirato ai cittadini più vulnerabili. InnovazionePA analizza il Progetto pugliese con il contributo di Luca Cicinelli Responsabile Ufficio Procedimenti e Socioeconomia di Innova Puglia S.p.A.
5 Giugno 2025 |
Gianmarco Nebbiai

La Regione Puglia sta portando avanti un ambizioso progetto per la realizzazione della Cartella Sociale Elettronica, uno strumento digitale destinato a rivoluzionare la gestione dei processi sociosanitari sul territorio. L’iniziativa, che coinvolge una pluralità di attori istituzionali e professionali, mira a superare le difficoltà legate alla frammentazione dei dati e alla mancanza di strumenti digitali condivisi, offrendo una risposta concreta alle esigenze di cittadini, operatori e decisori pubblici.

Valentina Romano, Direttora del Dipartimento Welfare di Regione Puglia ne descrive in questo modo l’importanza: “La Cartella Sociale rappresenta uno strumento fondamentale per garantire un’assistenza equa, efficace e personalizzata ai cittadini. La sua funzione principale è quella di raccogliere e organizzare le informazioni relative ai bisogni e alle condizioni di vita delle persone, permettendo agli operatori di intervenire con maggiore tempestività e precisione. Grazie a un sistema strutturato e condiviso, è possibile evitare frammentazioni e sovrapposizioni degli interventi, assicurando una presa in carico integrata e continuativa”.

“Questo strumento consente di mettere in rete diversi attori del sistema sociale, migliorando la comunicazione e la collaborazione tra tutti gli enti pubblici coinvolti nella presa in carico. La Cartella Sociale non è quindi solo un mezzo tecnico, ma un elemento essenziale per tutelare i diritti delle persone e promuovere l’inclusione sociale. Attraverso una gestione più efficiente e mirata delle risorse, possiamo garantire risposte più adeguate alle necessità dei cittadini, costruendo una comunità più solidale e attenta ai bisogni di tutti”.

Origine e obiettivi

Il progetto nasce dalla necessità di integrare le informazioni tra i diversi soggetti che operano sul territorio, come comuni, distretti sanitari, distretti sociosanitari e ambiti territoriali, a supporto delle persone e delle famiglie, con particolare attenzione a quelle in condizioni di fragilità, come portatori di handicap, minori, donne vittime di violenza o individui in situazioni di disagio economico. L’obiettivo principale, come spiegato da Luca Cicinelli, Responsabile Ufficio Procedimenti e Socioeconomia di InnovaPuglia S.p.A:, referente operativo del progetto, è quello di “eliminare le difficoltà di gestione dei processi sociosanitari, rendendo omogeneo il trattamento e la gestione di questi processi su tutto il territorio regionale”.

Uno degli ostacoli più significativi che il progetto intende affrontare è rappresentato dalla mancanza di piattaforme digitali che facilitino il flusso informativo tra i diversi attori coinvolti. Ad esempio, strumenti amministrativi come l’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM), che riunisce esperti sanitari e sociali per valutare lo stato di una persona, soffrono oggi di una gestione in certi casi cartacea o digitale ma frammentata. Questo comporta ritardi e inefficienze, come la difficoltà, per un assistente sociale, di accedere a un fascicolo sanitario, o, per un medico, di consultare verbali sociosanitari.

La Cartella Sociale Elettronica si propone, quindi, di creare un sistema integrato che consenta la condivisione sicura e regolamentata dei dati, nel pieno rispetto delle normative sulla privacy e del GDPR. “La vera sfida – sottolinea Cicinelli – non è tanto realizzare una piattaforma telematica, quanto trovare la giusta mediazione tra le informazioni di ambito sanitario e sociale, gestendo in maniera coerente e veloce le problematiche legate al trattamento dei dati”.

Pianificare le politiche in modo “informato”

Oltre a migliorare l’operatività quotidiana, il progetto ha anche una finalità strategica: fornire una base informativa solida per la programmazione degli interventi di supporto. La Cartella Sociale Elettronica, infatti, consentirà alla Regione e ai comuni di pianificare in modo più mirato le politiche di sostegno, grazie a una visione d’insieme delle esigenze del territorio. “Questo strumento – aggiunge Cicinelli – diventerà fondamentale per la Regione, che potrà programmare in maniera più efficace il proprio piano di sostegno alle famiglie e alle persone con disabilità, e per i comuni, che gestiscono direttamente i servizi sul territorio”.

Il progetto, avviato circa un anno fa, ha adottato un approccio partecipativo, coinvolgendo attivamente l’Ordine degli Assistenti Sociali della Puglia (Croas) per definire i fabbisogni del territorio. “A differenza di altri interventi, questo parte dal basso – spiega Cicinelli – la Regione ha voluto ascoltare innanzitutto le esigenze di chi opera sul territorio”. Dopo una fase di analisi, condivisa e validata più volte, è stata avviata la progettazione, che include lo sviluppo di connettori e flussi di cooperazione applicativa tra la Cartella Sociale e i sistemi regionali e nazionali. Attualmente, si sta concludendo un documento di analisi di massima, che sarà pubblicato sul sito della partecipazione regionale per raccogliere ulteriori contributi. Parallelamente, si stanno sviluppando le infrastrutture di base e definendo i dettagli tecnici, con l’obiettivo di accorciare i tempi di realizzazione.

Gli attori principali

La Cartella Sociale Elettronica si configura come una verticalizzazione del Sistema di Supporto alle Decisioni regionali (DSS), sfruttandone le potenzialità per affrontare il nuovo ambito sociosanitario. Il progetto è coordinato dal Dipartimento per la Transizione Digitale, in collaborazione con il Dipartimento del Welfare e in collaborazione con il Dipartimento della Salute, rappresentando così un esempio di integrazione tra diverse aree di competenza.

Per quanto riguarda le tempistiche, l’obiettivo è predisporre una base di servizi entro il primo semestre dell’anno in corso, anche se un passaggio cruciale sarà rappresentato dall’adozione di un approccio “privacy by design”, necessario per minimizzare i rischi legati alla gestione delle particolari categorie di dati. “La gestione di questa tipologia di dati è la cosa più critica – evidenzia Cicinelli – proprio perché non esistono dati più “sensibili” di questi, e perché il trattamento dei dati avviene tra Regione e le diverse autorità sanitarie e sociali del territorio, ognuno per la propria parte di interesse e competenza”.

La roadmap prevede una fase iniziale di sperimentazione in alcuni ambiti territoriali e distretti sociosanitari, seguita da un’estensione graduale a tutto il territorio regionale. In una seconda fase, si punta a introdurre tecnologie avanzate, come algoritmi di intelligenza artificiale, per individuare situazioni di fragilità non ancora emerse, andando oltre le segnalazioni tradizionali degli assistenti sociali o le autodichiarazioni dei cittadini.

Grazie a questo nuovo approccio, in una seconda fase, sarà possibile analizzare più in profondità lo stato della popolazione regionale e assumere comportamenti proattivi nell’individuare le situazioni di fragilità. La cartella sociale non sarà soltanto un tool a disposizione di assistenti sociali o degli enti ineteressati: in effetti, consentirà ai cittadini stessi di aderire in modo diretto, grazie all’integrazione con il nuovo sistema dei bandi regionali, alle misure di sostegno o ai servizi socioassistenziali previsti per le categorie cui le persone o le famiglie afferiscono.  La Cartella Sociale Elettronica si candida, così, a diventare uno strumento strategico per l’innovazione dei servizi sociosanitari, migliorando la qualità della vita dei cittadini e ottimizzando l’efficienza delle istituzioni. Come conclude Cicinelli, “è un intervento molto sentito sul territorio, perché risponde a difficoltà reali e quotidiane, non solo per le categorie fragili, ma per tutti coloro che necessitano di interventi immediati e programmati”.


Cofondatore e Direttore responsabile di Innovazione.PA. Giornalista e Comunicatore d’impresa, scrive di ICT e del suo impatto sulla società e l’economia dal 1995. Segue tutti i temi legati alla trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, all’innovazione dei processi e dei servizi a disposizione dei cittadini, con particolare attenzione all’innovazione sociale e al digital health.