Sulle attività svolte da Maticmind e sul mercato di riferimento di questo SI, il cloud, abbiamo intervistato Emanuele Bergamo, Business Technology Transformation, District Sales Director – Cloud Native leader. Esce l’immagine di una azienda molto focalizzata sul cloud, estremamente dinamica e con una strategia di sviluppo molto collaudata.
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Un breve profilo della società?
Maticmind è un system integrator italiano operante nel settore ICT, in grado di progettare, integrare e gestire soluzioni tecnologiche innovative per mezzo di competenze specialistiche in ambito Networking, Sicurezza, Unified Communications & Collaboration, Data Center & Cloud, Enterprise Application. Lavoriamo a stretto contatto con aziende pubbliche e private in diversi settori verticali: Telco Provider, Finance, Enterprise, Sanità, Education, Energy, GDO, Retail e Pubblica Amministrazione. Ormai ci riteniamo un affermato player tecnologico, sia grazie alle competenze specialistiche di alto livello, sia grazie alle importanti partnership che abbiamo instaurato con i principali vendor ICT.
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Un accenno alla organizzazione interna?
La struttura interna di Maticmind vede una divisione fra area commerciale e area tecnica. La direzione commerciale ha una struttura che si occupa del mercato private & public (diretto o intermediato che sia) ed una che vede il mercato dei Telco Operator per le loro necessità interne di sviluppo servizi. Nella direzione commerciale risiede anche la funzione di ingegneria di offerta.
La direzione tecnica è divisa in due aree principali, l’area Digital che si occupa di consulenza di alto livello e technical advisory, l’area Technology che si occupa di Professional e Technical services post-vendita.
Esiste poi una nuova BU che si occupa quasi esclusivamente di Building Automation e IoT.
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Qualche numero sul dimensionamento
dell’azienda?
Maticmind, guidata da Carmine Saladino, sta da alcuni anni crescendo in modo sostenuto anche per linee esterne. L’ingresso del Fondo Italiano di Investimento nel capitale sociale nel 2020 ha ulteriormente accelerato i piani di crescita inorganica, disegnando per Maticmind una strategia evolutiva che vede l’azienda al centro di un’operazione di consolidamento di settore, con l’ambizione di costruire un Polo Nazionale dell’ICT.
Le acquisizioni degli ultimi anni sono state 11, ma altre sono in pipeline e verranno finalizzate nel prossimo futuro, ovviamente anche in logica cloud. Il gruppo ha ormai superato i 350 milioni di euro di ricavi/anno e i 1.200 dipendenti, con 11 sedi distribuite su tutto il territorio nazionale. Possiamo vantare più di 1.000 clienti distribuiti nei sei settori verticali in cui operiamo. Gestiamo un ricco catalogo di vendor partner e le più di 2.000 certificazioni individuali testimoniano fattivamente come il più importante patrimonio aziendale sia quello delle competenze.
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In quali segmenti del mercato operate?
Essenzialmente in quello cloud, sia pubblico che privato, in tutte le sue declinazioni in termini di servizi: IaaS (Infrastructure as a service), PaaS (Platform as a Service) e SISaaS (System Infrastructure Software as a Service). Vorrei sottolineare che il cloud si è rivelato il miglior alleato per rispondere efficacemente alla situazione di enorme fragilità a cui la pandemia ha sottoposto l’intero sistema economico e sociale. Il risultato è stato una crescita del 21% del mercato, ed è stata in particolare la componente applicativa, ovvero il SaaS, a guidare questa dinamica, con un boom di tutte le categorie che hanno permesso alle aziende di restare operative in fase emergenziale.
Maticmind ha nel DNA la system integration con competenze molto importanti nell’ambito networking, collaboration, datacenter e cybersecurity. L’evoluzione verso la tematica cloud in ottica consulting, professional & managed services è stata guidata da questa forte connotazione tecnica dell’azienda.
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Perché la scelta del cloud?
Le più recenti previsioni dicono che entro il 2023, il 40% di tutti i carichi di lavoro aziendali sarà distribuito nell’infrastruttura cloud e nei servizi di piattaforma, rispetto al 20% nel 2020. Le aziende hanno accelerato significativamente l’uso di fornitori di servizi CIPS (Cloud infrastructure & Platform services) pubblici con l’obiettivo di ridimensionare la propria struttura on premises e diventare più agili nel periodo post-pandemico. Il cloud è parte di architetture ibride affiancandosi agli ambienti on premise, ed è un elemento chiave nella modernizzazione applicativa e architetturale delle aziende, oltre ad avere avuto un ruolo determinante nell’attivazione del lavoro da remoto. Un numero sempre maggiore di aziende sceglie ormai questa strada per le sue risorse ICT.
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Come avviene il Cloud Management?
Le piattaforme di gestione del cloud (CMP – Cloud Management Platform) consentono alle organizzazioni di gestire servizi e risorse multi-cloud (cioè, privato, pubblico o ibrido). Ciò include la messa a disposizione di governance, gestione del ciclo di vita, intermediazione e automazione per le risorse cloud gestite attraverso la maggior parte delle sette aree funzionali. Queste comprendono: il provisioning (ovvero, il processo di configurazione di un’infrastruttura IT), l’orchestrazione; la gestione delle richieste di servizio; l’inventario e la classificazione; il monitoraggio e l’analisi; la gestione dei costi e l’ottimizzazione delle risorse; la migrazione del cloud, il backup e il disaster recovery; la gestione di identità, sicurezza e compliance.
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Come si presenta oggi questo mercato?
Il mercato del cloud è in costante crescita da quando è nato, ma a guidare la sua crescita è sempre AWS, che è stata la prima azienda a credere in questo innovativo modello e che tutt’oggi, secondo dati di IDC, domina il settore, con una quota di mercato del 24,1%, almeno per quanto riguarda i servizi IaaS, PaaS e SISaaS. Azure di Microsoft, però, sta iniziando a ridurre il divario. I cinque principali attori – Amazon Web Services, Microsoft, Salesforce.com, Google e Oracle – detengono il 38% del mercato, con AWS che guida il settore, almeno per quanto riguarda l’ambito IaaS, SISaaS e PaaS, dove praticamente 1 azienda su 4 si appoggia ai servizi di Amazon. Al secondo posto di questo specifico settore, invece, si posiziona Azure, che detiene una quota di mercato del 16,6% e che, al contrario di AWS, si posiziona bene anche nel settore delle applicazioni SaaS, dominato invece da Salesforce.com, con un 9,3%. Microsoft si posiziona poco sotto, con un 8,7%. Il terzo classificato è Google, distaccato notevolmente, con una share del 4.2%.
La situazione italiana è in forte evoluzione considerato che dopo AWS e Oracle, anche MS Azure e Google avranno la region Italy e che quindi spingeranno fortemente con programmi e progetti che possano rapidamente “riempire di contenuti” queste nuove infrastrutture. Al momento AWS e Azure godono di un vantaggio rispetto a Google che però risulta appetibile specie per l’offerta di piattaforme in ambito gestione ed analisi di grandi moli di dati.
Oracle in questo momento ha la sua fetta di mercato e, secondo la mia opinione, vanta un’interessante proposizione legata all’evoluzione del suo business storico. Quanto detto dimostra una volta di più che il ruolo del system integrator, che può consigliare e fare drive di adoption di una piattaforma rispetto ad un’altra, torna ad essere fondamentale.
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In questo variegato e complesso mercato quali sono le attività che vi siete ritagliati?
Maticmind realizza infrastrutture Data Center erogando servizi finalizzati all’ottimizzazione delle architetture di computing, storage e networking, implementando soluzioni scalabili in grado di accelerare la transizione verso ambienti virtuali e cloud, che permettano di rispondere rapidamente alle necessità applicative, ai requisiti di business e al contenimento dei costi. Maticmind con le sue soluzioni e servizi professionali assicura la realizzazione di Data Center di alta qualità in termini di sicurezza, affidabilità, performance, interoperabilità garantendo flessibilità e efficienza operativa. In particolare supportiamo i clienti nella fase di pianificazione alla migrazione al cloud con servizi di analisi e valutazione delle scelte architetturali più opportune in funzione della singola applicazione. Realizziamo progetti di migrazione al cloud, reingegnerizzazione e modernizzazione di applicazioni esistenti erogando servizi e soluzioni per ottenere una maggiore efficienza aziendale ed agilità, preservando il valore delle applicazioni legacy grazie a strumenti e processi consolidati.
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Come operate?
Il NOC Maticmind è distribuito sui siti di Roma e Torino e ha lo scopo di supportare i clienti nell’implementazione e nella manutenzione delle infrastrutture di rete. E’ operativo H24 per 365 giorni l’anno, dotato di soluzioni per garantire la business continuity; è costituito da oltre 100 risorse, di cui il 25% specialist, il 45% senior e il 30% junior. Inoltre, la struttura del Customer Care, distribuito su più sedi, comprende 12 operatori ed un coordinatore, garantendo una copertura H24 per 365 giorni.
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E del multicloud che mi può dire?
Una strategia Hybrid Multicloud richiede la gestione integrata di tutta la piattaforma: avere a che fare con cloud privati e pubblici, con fornitori differenti (per evitare il rischio di lock-in), con decine di virtual machine e infrastrutture complesse rende difficile garantire la governance e pone sfide gestionali non da poco, cui è necessario rispondere con una strategia sinergica tra i cloud di diversi fornitori e con l’impiego di tool di orchestrazione multi-cloud.
Maticmind ha deciso di concentrarsi altresì sulle specialties che fanno bridge con gli skill consolidati storicamente in azienda. Quindi con un piano massivo di certificazioni e upskilling vogliamo indirizzare tutte le tematiche legate al Cloud networking (da terra al cloud, intra-cloud, inter-cloud), cloud security (vale la stessa definizione), per poi passare a tutte le tematiche specifiche del mondo IoT e dello sviluppo cloud-native. Ci stiamo attrezzando anche per indirizzare tematiche di cost management in ambito cloud.
Siamo fortemente presenti sul mercato della PA sia centrale che locale, in particolare nel mondo della sanità. In questo mercato ci proponiamo direttamente o in partnership con operatori e player istituzionali per tutti quelli che sono i servizi della system integration e della proposizione cloud.
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Avete intrapreso qualche iniziativa in questi primi mesi del 2022?
Sicuramente. Come accennato, tra le varie iniziative mi pare doveroso citare il percorso formativo per incrementare le competenze sulle tecnologie Microsoft, partendo da due aree tecnologiche: UC&C (con particolare riferimento a MS Teams) e Cloud (con particolare riferimento a MS Azure).
Stiamo finalizzando questo percorso formativo molto importante, che – affiancato ad alcune assunzioni mirate, già effettuate – ci consentirà di acquisire tutte le competenze per affrontare i più sfidanti progetti di migrazione, con le certificazioni individuali necessarie, che contestualmente ci consentiranno anche di raggiungere i livelli di partnership aziendali.
Stiamo avviando analogo programma di formazione anche sulle tecnologie AWS.
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Avete qualche case histories di cui potete parlare?
In questo momento sul fronte della consulenza stiamo affrontando, in partnership con aziende di Consulenza Strategica, alcuni importanti progetti di cloud journey, con l’impiego delle persone della struttura cloud-native nella definizione di strategie di trasformazione di infrastrutture IT anche molto complesse per clienti di rilevanza nazionale ed internazionale.
Sul fronte della realizzazione stiamo affrontando alcuni progetti volti a sfruttare, come detto, le specialties consolidate in Maticmind per realizzare infrastrutture cloud based secured by design e connettività terra/cloud e inter-cloud.
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Mi parla delle partnership?
Maticmind oltre ad essere storicamente partner Cisco, con cui esiste un legame molto forte a tutti i livelli, può vantare molte partnership con i principali vendor di tecnologia hardware e software di riferimento nel settore. Stiamo stringendo rapporti e partnership con gli hyperscaler, anche in funzione dei piani di formazione citati prima. L’azienda vanta una consistente forza commerciale che viene vista dai vendor come un possibile fattore di moltiplicazione della propria proposition sul mercato.
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Altro da aggiungere?
Come si sa l’attenzione per gli investimenti legati al PNRR è alta. I progetti che ricadono in questa tipologia sono, si sa, legati alla digitalizzazione delle attività produttive in Italia. Maticmind, insieme ai partner ha ben presente quali sono i capitoli di spesa che possono essere affrontati in questa modalità e si è attrezzata anche per guidare i clienti nei territori tematici a copertura.
Sul fronte dell’IoT, con la nuova Business Unit e con l’area Digital operante in quel settore e forti anche di documentazione e materiale messo a disposizione dai partner, possiamo essere punto di riferimento per tutti i settori interessati.
InnovazionePA è una iniziativa Soiel International, dal 1980 punto d’informazione e incontro per chi progetta, realizza e gestisce l’innovazione.
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