Che aria tira nelle città italiane?

L’edizione 2024 del rapporto MobilitAria mostra come la qualità dell’aria nelle grandi aree urbane del nostro paese sia sostanzialmente stabile e stima per la prima volta l’impatto sanitario ed economico dell’inquinamento
3 Giugno 2024 |
Giulia Galliano Sacchetto

Il rapporto MobilitAria, stilato annualmente dal Kyoto Club e dall’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche, raccoglie e analizza i dati della mobilità e della qualità dell’aria al 2023 nelle 14 Città metropolitane italiane: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.

Il rapporto analizza le concentrazioni di biossido di azoto (NO2) e di materiale particolato (PM10, PM2,5), confrontando i dati del 2023 con quelli dell’anno precedente, evidenziando i superamenti orari di NO2 e i superamenti giornalieri per il PM10.

L’edizione 2024 di MobilitAria ha registrato nella maggior parte delle città esaminate, ad eccezione di Cagliari, Bologna e Bari, una riduzione delle concentrazioni medie di NO2, che varia dal 3% al 12%. Per quanto riguarda, invece, PM10 e PM2,5 sono Roma, Torino, Milano, Genova, Bari, Bologna, Cagliari, Napoli a registrare una diminuzione delle concentrazioni del PM10, mentre Messina, Palermo e Firenze hanno visto un leggero aumento. Eppure, nonostante la tendenza alla decrescita, Torino, Milano, Cagliari, Napoli e Venezia hanno superato diverse volte il limite annuale. Superamenti che sono comunque diminuiti rispetto all’anno precedente per Milano, Torino, Cagliari e Venezia.

Infine, per quanto riguarda la concentrazione di PM2,5, nessuna delle 14 città evidenzia criticità particolari. Anzi, ad esclusione di Messina, tutte le città hanno registrato una diminuzione della concentrazione di questo inquinante, sia nelle stazioni di traffico che in quelle di fondo (ovvero quelle ubicate in posizione tale che il livello di inquinamento non sia influenzato prevalentemente da emissioni proveniente da fonti specifiche, ma dal contributo integrato di tutte le fonti poste sopravento alla stazione rispetto alle direzioni predominanti dei venti nel sito).

L’impatto di tutti questi inquinanti sulla salute umana non va trascurato. L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha stimato, infatti, che nel 2021 in Italia ci sono state più di 40mila morti premature attribuibili all’esposizione a concentrazioni più elevate rispetto agli standard europei per il particolato atmosferico (PM2,5) e più di 16mila morti per il biossido di azoto (NO2). E i valori presenti nel 2023 nelle 14 città metropolitane considerate, seppur in diminuzione, restano critici. Infatti, se si valuta l’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico sono ancora molte le morti premature e gli anni di vita persi associati all’inquinamento atmosferico nel nostro Paese: si sono raggiunte, ad esempio, le 2.755 morti premature a Roma e le 2.059 a Milano. L’impatto economico del Valore di una vita statistica, un indicatore che quantifica quanto si risparmia riducendo il rischio di morte prematura a causa degli inquinanti del traffico, varia notevolmente tra le 14 città esaminate, con stime che vanno dai 17 milioni di euro di Cagliari fino ai più di 7 miliardi di euro di Milano. Anche per questo i nuovi e più severi limiti imposti dall’Oms devo essere recepiti il più in fretta possibile, attraverso una serie di interventi a livello nazionale e locale per ridurre l’inquinamento e ottenere un beneficio ambientale e anche economico. Le città devono, dunque, ottenere gli strumenti e le regole appropriate per poter svolgere le loro funzioni, intervenendo su una serie di punti come la sicurezza stradale, il riequilibrio degli spostamenti tra quelli privati e quelli con mezzi pubblici incentivando il trasporto pubblico, il rafforzamento del trasporto ferroviario, l’ampliamento della mobilità ciclistica e pedonale, l’implementazione delle low emission zone nelle città, e l’elettrificazione di veicoli e servizi.


Giulia Galliano Sacchetto
Giornalista professionista, con alle spalle esperienze in diversi campi, dalla carta stampata al web. Mi piace scrivere di tutto perché credo che le parole siano un’inesauribile fonte di magia.

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