Le isole che accumulano energia termica: il progetto Hot Heart

L’iniziativa, sviluppata dall’architetto Carlo Ratti, ha come obiettivo la decarbonizzazione del sistema di riscaldamento di Helsinki entro il 2030
5 Agosto 2024 |
Giulia Galliano Sacchetto

Si chiama Hot Heart il progetto che ha l’ambizioso obiettivo di decarbonizzare il sistema di riscaldamento di Helsinki entro il 2030. Si prevede, infatti, che il sistema coprirà l’intero fabbisogno di riscaldamento di Helsinki, stimato in 6.000 GWh, entro la fine del decennio. Il tutto senza emissioni di carbonio e a un costo stimato inferiore del 10% rispetto a quello attuale.

L’iniziativa prevede la creazione di una serie di isole con la duplice funzione di accumulare energia termica e di fungere da fulcro per le attività ricreative. Il progetto ha vinto la Helsinki Energy Challenge, organizzata dal Comune finlandese per accelerare la transizione della città verso la neutralità delle emissioni di carbonio nel riscaldamento entro il 2030, ed è stato sviluppato dallo studio dell’architetto Carlo Ratti, in collaborazione con Ramboll, Transsolar, Danfoss Leanheat, Schneider Electric, OP Financial Group, Schlaich Bergermann partner e Squint/Opera.

L’arcipelago di bacini di accumulo di calore ospita anche foreste tropicali ed altri ecosistemi provenienti da tutto il mondo, configurandosi così anche come un’attrazione educativa. Hot Heart è situato al largo della costa di Helsinki e si propone di diventare il più grande impianto infrastrutturale del suo genere. Più nel dettaglio vi sono 10 bacini cilindrici, ciascuno dei quali misura 225 metri di diametro. Nel complesso possono contenere fino a 10 milioni di metri cubi d’acqua. Il sistema funziona come una gigantesca batteria termica: l’energia rinnovabile a basso o nullo costo viene convertita in calore, immagazzinata nei serbatoi e prelevata dai canali di distribuzione del calore della città durante l’inverno. Come detto, oltre alle sue proprietà di accumulo termico, Hot Heart funge da luogo ricreativo accessibile. Quattro dei 10 serbatoi di acqua calda, infatti, sono racchiusi in cupole trasparenti che contengono le Foreste galleggianti, ecosistemi tropicali provenienti dalle principali zone di foresta pluviale del mondo e riscaldati naturalmente dai bacini sottostanti. Le Foreste galleggianti offrono ai visitatori un luogo dove socializzare e godere della luce del sole, anche nel rigido inverno nordico, grazie all’uso di una potente tecnologia Led, che riproduce sostanzialmente il sole.

Tutte queste caratteristiche rendono Hot Heart un progetto altamente adattabile, che potrebbe dunque essere replicato in altre città con caratteristiche climatiche simili e alla ricerca di soluzioni di riscaldamento sostenibili.

“La produzione di energia rinnovabile sta diventando più economica, ma lo stoccaggio è ancora estremamente costoso. La nostra idea è quella di utilizzare le gigantesche ‘batterie termiche’ per immagazzinare l’energia quando i prezzi sono bassi o addirittura negativi, ed estrarla quando è richiesta dal sistema di teleriscaldamento quando la domanda è alta. Questo modello sarebbe applicabile anche a molte città costiere con climi simili”, spiega Carlo Ratti. “Inoltre, Hot Heart offre un’esperienza unica, unendo il mondo naturale e quello artificiale. Si ispira al concetto finlandese di Jokamiehen Oikeudet, che potrebbe essere tradotto come diritto di ogni persona: il diritto di riflettere e rilassarsi godendo pacificamente della natura”.

Lo studio di Ratti ha collaborato con un gruppo internazionale di società di consulenza e produzione e di esperti di ottimizzazione energetica per sviluppare il concetto centrale del progetto, ovvero l’utilizzo di pompe di calore ad acqua di mare per convertire l’energia eolica, solare e di altro tipo in calore, che viene immagazzinato nei serbatoi di Hot Heart. Il sistema, gestito dall’intelligenza artificiale, sincronizza la produzione e il consumo di energia termica, contribuendo a stabilizzare la rete energetica nazionale in relazione alle fluttuazioni dell’offerta.

Photo credits, CRA Carlo Ratti Associati 


Giulia Galliano Sacchetto
Giornalista professionista, con alle spalle esperienze in diversi campi, dalla carta stampata al web. Mi piace scrivere di tutto perché credo che le parole siano un’inesauribile fonte di magia.

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