È di questi giorni l’intesa tra l’azienda italiana EuroGroup Laminations, leader nella progettazione, produzione e distribuzione di statori e rotori per motori e generatori elettrici, e l’azienda cinese Hixih Rubber Industry Group, attiva nella componentistica per il mercato dell’automotive. La partnership rappresenta un primo seguito concreto all’accordo di cooperazione tra Mimit e Ministero dell’Industria e delle Tecnologie dell’Informazione (MIIT) della Repubblica Popolare Cinese. Un’iniziativa volta anche ad accelerare la transizione verde nel settore dell’automotive.
Ad oggi EuroGroup può contare su 8 stabilimenti produttivi in Italia e 6 all’estero (2 in Messico, 2 in Cina, 1 negli Stati Uniti e 1 in Tunisia). Il “memorandum of understanding” preliminare siglato impegna entrambe le parti a lavorare su una partnership industriale, basata su una joint-venture controllata da EuroGroup. L’obiettivo è stimolare ulteriormente la crescita nel mercato cinese, ma anche aumentare la penetrazione commerciale nel Paese e la collaborazione con i costruttori cinesi di auto elettriche.
L’accordo prevede, inoltre, la creazione di un nuovo centro di ricerca e sviluppo per tecnologie innovative situato nell’area industriale del gruppo Hixih nello Shandong: questo per proteggere la proprietà intellettuale e per sostenere tutte le attività di co-sviluppo e partnership con i clienti locali. Integrato nella medesima area sorgerà anche un nuovo stabilimento industriale high-tech dedicato alla produzione di motor cores per costruttori di New Energy Vehicles, con investimenti che saranno supportati anche da programmi di incentivazione dedicati.
L’intesa rientra, come detto, nella strategia del governo per la transizione ecologica del settore dell’automotive: a questo proposito si starebbe accelerando per arrivare ad una produzione di veicoli elettrici in Italia. Il governo sarebbe, infatti, in trattative avanzate con Dongfeng, casa auto partner di Stellantis, per la realizzazione, in Italia, di uno stabilimento produttivo per auto elettriche del marchio cinese. Secondo le indiscrezioni l’accordo potrebbe prevedere la partecipazione del governo all’investimento con una quota di minoranza.
Tutte mosse in linea con l’obiettivo dell’esecutivo di riportare la produzione di veicoli in Italia a quota 1,3 milioni di unità l’anno, a fronte delle 800mila scarse del 2023.
