Città italiane climaticamente neutrali: a che punto siamo?

ASviS ha analizzato i Climate City Contract di Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino
9 Settembre 2024 |
Giulia Galliano Sacchetto

Sono nove le città italiane che partecipano al programma europeo “100 Climate-Neutral and Smart Cities by 2030”, che fa parte del programma Horizon Europe e punta a trasformare le città europee in modelli di neutralità climatica. Le nove realtà urbane italiane hanno dunque un compito cruciale per tracciare una rotta che porterà fino al 2030 e potrà essere seguita da altre città, , in particolare da quelle che gravitano intorno ai Comuni capoluogo di Provincia, dove sono concentrate le maggiori fonti di emissioni climalteranti di tutto il Paese.

ASviS ha analizzato i nove Climate City Contract stipulati da Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino. In questi documenti ciascuna città presenta alla Commissione europea gli impegni strategici, i piani d’azione e i relativi investimenti per raggiungere l’ambizioso obiettivo di ridurre di almeno l’80% le emissioni climalteranti entro il 2030, adottando innovazioni che coinvolgono ogni ambito della vita nelle aree urbane: mobilità, infrastrutture, riscaldamento degli edifici, ciclo dei rifiuti, gestione delle risorse idriche e del verde.

“Le città sono ecosistemi complessi che allo stesso tempo influenzano e subiscono le dinamiche climatiche attraverso i sistemi dell’abitare, della mobilità, della produzione e consumo di energia e della gestione dei rifiuti”, spiega il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini. “Il percorso verso la neutralità è difficile ma possibile”.

In effetti non tutte le nove città italiane sono allo stesso punto con i lavori. Le più avanti attualmente sono Firenze e Parma che hanno già ricevuto l’approvazione del proprio Climate City Contract. Cinque città ovvero Bergamo, Bologna, Milano, Prato e Torino, sono in attesa dell’approvazione, mentre le ultime due, Padova e Roma, devono ancora completarlo e presentarlo. Per comprendere meglio la missione europea Anna Lisa Boni, coordinatrice delle nove smart cities italiane al lavoro verso la neutralità climatica, utilizza cinque parole chiave: la prima è città perché le città sono il fulcro delle emissioni e dei consumi, ma anche della capacità di ridurli, produrre energia pulita e promuovere innovazione; c’è poi contratto perché i Climate City Contract sono strumenti chiave per dare continuità alle politiche climatiche e promuovere un’azione sinergica e sistemica; la terza parola è coordinamento perché serve un coordinamento sia verticale (legislativo e finanziario) che orizzontale (all’interno degli ecosistemi urbani e metropolitani) tra tutti gli stakeholder locali, pubblici e privati; segue il termine cittadinanza perché senza un coinvolgimento diretto dei cittadini il cambiamento non potrà esserci; infine la quinta parola è cooperazione perché è necessario che le nove città italiane selezionate collaborino attivamente, scambiandosi esperienze e soluzioni per influenzare le politiche climatiche nazionali e creare una piattaforma di collaborazione verso la neutralità climatica al 2050.

Queste parole sono comprese nei Climate City Contract che a loro volta si suddividono in tre sezioni: la prima riguarda gli impegni strategici, che definiscono impegni firmati formalmente da amministrazioni locali e stakeholder ed hanno l’obiettivo di ridurre almeno l’80% delle emissioni climalteranti; c’è poi il piano d’azione, che identifica i punti di forza e le lacune nelle strategie e politiche esistenti, proponendo interventi coordinati con il piano di investimenti; proprio il piano di investimenti costituisce l’ultima sezione dei contratti ed è indispensabile per valutare costi e impatti delle azioni scelte, individuando i finanziamenti pubblici e privati necessari.


Giulia Galliano Sacchetto
Giornalista professionista, con alle spalle esperienze in diversi campi, dalla carta stampata al web. Mi piace scrivere di tutto perché credo che le parole siano un’inesauribile fonte di magia.

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