Durante la settimana europea della mobilità sostenibile 10 associazioni (Aacc Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa Del Cittadino, Udicon, Unione Nazionale Consumatori) hanno promosso l’indagine “Mobilità sostenibile, cosa ne pensi?”, coinvolgendo 1794 cittadini. Sono emersi due dati principali: da un lato, i cittadini considerando quasi solo la dimensione ambientale della sostenibilità, tralasciando le questioni legate all’accessibilità delle nuove soluzioni. Dall’altra parte emerge ancora una certa difficoltà nella conoscenza dei mezzi di trasporto a basso impatto ambientale: basta penare che il 31% degli intervistati classifica come “a basso impatto” la propria vecchia auto termica. Partendo da questi dati le 10 associazioni hanno lanciato, ad inizio novembre, la campagna Smuoviamoci, con l’obiettivo di contribuire a far chiarezza e diffondere informazioni sulla mobilità sostenibile, ridurre i pregiudizi e favorire l’adozione di comportamenti responsabili.
La campagna Smuoviamoci è veicolata sui diversi canali digitali e social delle associazioni promotrici del progetto fino a dicembre e approfondisce temi come la sostenibilità e la mobilità sostenibile, il trasporto pubblico locale, la mobilità individuale e quella condivisa, le piattaforme digitali e i benefici derivanti dall’adozione di modelli di mobilità più sostenibili.
Un altro dato interessante che è emerso dall’indagine condotta durante la Settimana Europea della Mobilità è che lo scarso utilizzo dei mezzi di trasporto a basso impatto ambientale è legato principalmente agli alti costi di acquisto o di utilizzo (per oltre il 44% degli intervistati), all’inefficienza o assenza del trasporto pubblico locale (41%), alle lunghe tempistiche di ricarica dei veicoli elettrici (circa 19%). Inoltre, secondo i cittadini la mobilità sostenibile deve passare attraverso il potenziamento del trasporto pubblico locale, la riduzione delle auto in circolazione, la promozione di una più equa ripartizione e vivibilità degli spazi urbani, più incentivi per l’acquisto di mezzi non inquinanti. È anche considerato utile lo sviluppo di soluzioni digitali che integrano più servizi, come acquisto di biglietti del trasporto pubblico, pagamento delle tariffe di sharing di auto/monopattini/biciclette, ricarica elettrica, tariffe del parcheggio. L’intermodalità, infatti, secondo gli intervistati, incentiva la diffusione della mobilità sostenibile e fa risparmiare tempo.
