Asia, l’AI che riconosce gli stati d’animo

Secondo una recente ricerca del Time, l’applicazione dell’intelligenza artificiale al virtual assistant, stando ai dati di mercato raccolti, risulta oggi essere un asset in grande crescita: entro il 2024 l’industria dell’IA che predice le emozioni varrà circa 56 miliardi di dollari. È quanto evidenziato dall’evento “Dall’empatia alla persuasione, la nuova era degli Artificial Human” organizzato da QuestIT, azienda italiana specializzata nello sviluppo di tecnologie proprietarie di intelligenza artificiale il cui obiettivo è realizzare avatar sempre più tecnologici.
“In base ai dati della Commissione europea, ogni anno in Europa si investono complessivamente tra i 2 e 3 miliardi di dollari nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, una cifra nettamente inferiore a quella raggiunta in America e in Cina (dove si raggiungono cifre fino ai 18 miliardi ogni anno) ma l’Intelligenza artificiale non è qualcosa di passeggero, è qualcosa su cui vale la pena di investire e fare ricerca”. Così ha commentato Marco Landi, presidente di QuestIT. Protagonista dellagiornata è stata Asia, la nuova entità artificiale “pienamente intelligente”, capace di percepire lo stato d’animo, adattare le risposte e proporre la migliore soluzione ai problemi dell'utente nella fase d’acquisto di un prodotto o servizio.
“L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più parte integrante della vita di tutti i giorni ed è ormai nota a quasi tutti i consumatori italiani: secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, il 94% ne ha sentito parlare almeno una volta (e la maggioranza ne ha una concezione corretta) e oltre il 51% ha già utilizzato prodotti e servizi che includono funzionalità di intelligenza artificiale, come assistenti vocali del telefono altoparlanti intelligenti (come gli smart home speaker) e sistemi che forniscono suggerimenti sui siti di eCommerce” ha dichiarato Ernesto di Iorio, Ceo di QuestIT, “Riconoscere le emozioni dalle espressioni facciali e dal tono di voce è una vera e propria rivoluzione tecnologica resa possibile dalla continua innovazione in questo settore. Il dialogo che Asia crea con gli utenti non è basato solamente sulla componente verbale ma anche su quella emotiva e questo la rende capace di riconoscere esigenze più specifiche ma anche stati d’animo. Questo tipo di interazione con gli Assistenti Virtuali è finalizzato a mettere i bisogni degli utenti al centro e aiutare le aziende a costruire con loro un rapporto di fiducia”.
Nei prossimi anni le aziende di ogni settore, dal banking al mondo assicurativo, dalla sanità, a quello dei trasporti e della GDO, punteranno ad umanizzare sempre più gli assistenti virtuali per incrementare il livello di empatia e adattare le risposte in base alla condizione psicologica dell’utente durante la fase d’acquisto di un prodotto o servizio, come soddisfazione, perplessità o delusione.
Gli Assistenti Virtuali personalizzati di QuesIT, operativi 24/7, superano totalmente il concetto di Chatbot, perché in grado di assumere forma umanoide e instaurare con i clienti una relazione su base empatica: si basano su sistemi proprietari NLP (Natural Language Processing), che comprendono il linguaggio naturale attraverso una profonda analisi di fattori verbali, para-verbali ed emozionali (Emotion Analysis, Audio signal processing, Computer Vision) e la generazione di risposte comportamentali, grazie a tecnologie evolute quali NLG, Emotion recognition e Full body generation, assolvendo le richieste degli utenti proprio laddove i normali Chatbot finiscono per richiedere l’intervento di un operatore.Le realtà che usano le tali soluzioni stanno documentando una maggior soddisfazione degli utenti (e una conseguente maggior fidelizzazione).