Si è conclusa la settimana europea della Mobilità, un’iniziativa che ha l’obiettivo di promuovere soluzioni sostenibili per la mobilità urbana. Il tema cardine di quest’ultima edizione è stata la condivisione degli spazi pubblici. Un processo sempre più importante e che apporta numerosi benefici, dal miglioramento della qualità della vita urbana, alla riduzione dell’inquinamento, fino all’aumento della sicurezza stradale.
Sono state numerose le iniziative sparse in tutta Europa, cui hanno preso parte cittadini ed enti pubblici e privati. In Italia sono stati 132 i Comuni che hanno preso parte ai diversi eventi. Tra le attività ci sono state giornate senza auto, tour in bicicletta e trasformazione di parcheggi in spazi verdi. Tutto ciò per promuovere alcuni cambiamenti profondi come strade scolastiche più sicure, luoghi pubblici migliori e più accoglienti, parcheggi adeguati per modi di trasporto alternativi.
La settimana europea della Mobilità è stata fortemente voluta dalla Commissione europea per sensibilizzare alla mobilità urbana sostenibile e incoraggiare un cambiamento dei comportamenti a favore della mobilità attiva, dei trasporti pubblici e di altre soluzioni di trasporto pulite e intelligenti.
Settimana europea della mobilità, le iniziative
Il tema centrale scelto quest’anno, ovvero la condivisione degli spazi pubblici, è stato delineato seguendo quattro linee guida di intervento: vivere lo spazio pubblico in modo diverso; riqualificare insieme lo spazio urbano; creare uno spazio sicuro per gli spostamenti attivi, come le cosiddette strade scolastiche; pianificare e progettare strade più sicure.
Il punto di partenza è che le superfici urbane destinate al traffico veicolare sono di fatto spazi sottratti alla fruizione collettiva e destinati all’uso pressoché esclusivo delle auto. Al contrario una città dove le persone, i mezzi di trasporto e le attività hanno il proprio spazio promuove l’equità sociale, aumenta la sicurezza stradale, riduce l’inquinamento atmosferico e migliora la qualità della vita.
A tal proposito Brescia ha in programma la creazioni di isole ambientali in tre quartieri (Lamarmora, Don Bosco e Chiesanuova), che ospiteranno, piste ciclabili, aree pedonali e Zone 30, oltre a varie attività in collaborazione anche con alcuni istituti scolastici. Tutto ciò al fine di incentivare la mobilità pedonale di bambini e ragazzi nel tragitto casa-scuola.
Ma ci sono anche in cantiere progetti di riqualificazione delle aree urbane periferiche attraverso interventi di innovazione sociale, animazione territoriale e rigenerazione degli spazi pubblici. Un’altra azione prevista dalla strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile adottata dal Comune prevede la realizzazione di laboratori scolastici e l’attivazione di percorsi formativi per docenti ed educatori, la sensibilizzazione di genitori e abitanti dei quartieri coinvolti.
Il percorso formativo verrà organizzato in collaborazione con la Fondazione Michele Scarponi, che curerà 5 incontri di due ore l’uno, coinvolgendo 40 classi primarie e secondarie di I grado di 5 istituti scolastici.
A Torino, invece, durante la settimana europea della Mobilità, si è tenuta la quarta edizione del Next Generation Mobility, una conferenza sulle frontiere della mobilità innovativa che riunisce la domanda dei cittadini e delle aziende, con i fornitori di servizi pubblici e privati, nonché con le realtà tecnologiche attive nel settore. In questa edizione si è parlato di Advanced Air Mobility, che comprende al suo interno l’ambito urbano, ossia l’Urban Air Mobility. Un settore che comprende le nuove generazioni di droni, più grandi e più performanti in termini di carico utile e autonomia, gli aerei passeggeri a breve raggio decarbonizzati, gli aerei cargo autonomi e modulari (per ora non decarbonizzati) e i già noti taxi volanti. L’accento è stato post su diverse questione che riguardano la mobilità aerea: la regolamentazione, il settore del trasporto merci per i carichi speciali – farmaci, plasma, organi – l’evoluzione dei veicoli pesanti, il mercato passeggeri con i taxi aerei a decollo verticale e i vertiporti.
Un altro spunto interessante arriva da Biella che, durante la settimana europea della Mobilità, ha annunciato l’avvio del progetto di e-bike sharing che prevede 72 stazioni diffuse nell’interland del territorio che ospiteranno circa 250 biciclette a pedalata assistita, disponibili tramite gli appositi servizi. Ma Ener.bit, la società che ha sviluppato il progetto di mobilità condivisa, non si ferma alle biciclette e sta già studiando anche una soluzione di car sharing per Biella e i suoi dintorni.
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