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Da BEI e CEB 1555 milioni di euro per l’edilizia scolastica

La Banca europea per gli investimenti e la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa ne mettono a disposizione rispettivamente 1255 e 300 per il Piano predisposto e coordinato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. I fondi saranno utilizzati dalla Cassa Depositi e Prestiti a beneficio degli enti locali proprietari degli edifici scolastici
6 Marzo 2020 |
A cura della redazione

I relativi accordi sono stati siglati a luglio a Roma, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, tra il Ministro del MIUR, Marco Bussetti e, per la BEI, dal Vicepresidente Dario Scannapieco, per la CEB dal Vice-Governatore Carlo Monticelli e per CDP, dall’Amministratore Delegato Fabrizio Palermo.

I finanziamenti sono destinati a interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento alle norme antisismiche, efficientamento energetico e nuova costruzione di edifici scolastici. Le risorse saranno erogate da CDP a Comuni, Province e Città Metropolitane tramite la concessione di mutui alle Regioni, sulla base di graduatorie di priorità predisposte da queste ultime e rientranti nella programmazione nazionale triennale 2018-2020 per l’edilizia scolastica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che coordina il piano e monitorerà l’utilizzo dei fondi. 

Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato e, grazie a specifiche modalità di erogazione, i beneficiari finali potranno utilizzare le risorse senza impatto sul proprio patto di stabilità interno. 

Nel complesso, con gli stanziamenti erogati oggi e negli scorsi anni dalle istituzioni finanziarie europee e internazionali, sarà possibile realizzare interventi su oltre 9mila edifici scolastici. 

Il Piano per l’edilizia scolastica e la collaborazione economica fra gli attori in campo è possibile anche grazie ad avanzati sistemi informativi di mappatura completa degli edifici scolastici in tutta Italia e di monitoraggio degli interventi (accessibili in forma geo-referenziata ed in modalità “open data”), considerati un’eccellenza a livello europeo.


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