Garantire un reddito stabile è un presupposto cruciale per vivere con dignità e per favorire l’inclusione dei gruppi vulnerabili, soprattutto i giovani senza un ambiente di supporto stabile, le persone senza fissa dimora, i migranti e i rifugiati, i NEET. Anche se nei diversi paesi d’Europa ci sono benefici sociali che vengono applicati ai gruppi più vulnerabili, favorire l’accesso al mercato del lavoro è il modo migliore per assicurare un reddito stabile con un impatto psicosociale positivo sulla persona e significativo per il suo sviluppo personale e per la sua inclusione.
L’accesso al lavoro è però una sfida comune per le persone che affrontano barriere specifiche, come quelle sociali, economiche o legate alla discriminazione e ai sistemi di istruzione e formazione.
Un modo per superare queste sfide è aiutare i beneficiari a sviluppare competenze (soft e hard skills) che consentano loro di avere maggiori opportunità per un posto di lavoro. Le stesse barriere che tengono i gruppi di persone con fragilità lontani dalle possibilità occupazionali, li tengono fuori anche dalle opportunità educative e professionali.
“Job Skills Recipes” è il progetto di Informatici Senza Frontiere (finanziato da Erasmus Plus KA210-VET Small-scale partnerships in vocational education and training) che punta a favorire l’inclusione sociale dei gruppi vulnerabili, favorendo la loro formazione con l’attivazione di percorsi di alfabetizzazione digitale, affinché siano in grado di lavorare in ambienti protetti anche se esigenti, fornendo consulenza sulle modalità per trovare lavoro, coinvolgendo in attività di volontariato e fornendo loro formazione nell’ambito dell’istruzione non formale.
Tre i Paesi coinvolti: Italia, Lettonia, Grecia, di cui sono state analizzate le buone pratiche e stabilite le basi per future progettualità durante il recente meeting di Treviso che ha coinvolto le organizzazioni Ithaca Laundry di Atene, Zelsirdibas Misija Dzivibas Ediens della Lettonia e l’italiana Informatici Senza Frontiere.
Tra i temi affrontati: metodologie di apprendimento (gamification, extreme apprenticeship), trashware e il corretto smaltimento del RAEE, didattica a distanza, best practices di realtà come Caritas Tarvisina e Solidarietà a Colori.
