Verso la Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio

È entrata in vigore la nuova procedura definita dal Ministero per la trasmissione, da parte di Comuni e Prefetture, delle segnalazioni relative agli abusi edilizi. Si tratta di un primo passo nel percorso di digitalizzazione tracciato dal MIT, che culminerà con l’attivazione della Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio.
Come funziona la nuova procedura
Grazie all’adozione di linee guida e modelli uniformi di compilazione, viene introdotta una modalità standardizzata e omogenea a livello nazionale per la raccolta dei dati, al fine di garantirne completezza, qualità e aggiornamento costante.
La nuova procedura, che assicura la piena compatibilità dei dati raccolti con la futura Banca Dati nazionale sull’abusivismo edilizio, riguarda esclusivamente gli abusi edilizi accertati tramite ordinanza di demolizione o di sospensione dei lavori, nonché i successivi. In assenza di nuove segnalazioni o aggiornamenti, è comunque necessario trasmettere una comunicazione negativa.
Nel dettaglio, i Comuni raccoglieranno le segnalazioni e i relativi aggiornamenti compilando, con cadenza trimestrale un file, che sarà poi trasmesso alle prefetture competenti. Queste, a loro volta, inoltreranno al ministero i dati ricevuti dai Comuni.