“In CoachHub siamo fermamente convinti che le aziende abbiano la responsabilità di agire come forza trainante per raggiungere l’uguaglianza, sostenendo le donne nei loro percorsi di carriera”, commenta Valeria Cardillo Piccolino, Senior Behavioral Scientist Italia, Spagna e Portogallo di CoachHub“. L’impegno delle aziende è fondamentale perché generare un contesto inclusivo per le donne e per gli uomini, per esprimere la loro unicità e diversità sul luogo di lavoro, è il risultato di un’azione sistemica che vede, da un lato, la revisione di strutture e processi, dall’altro, lo sviluppo di uno stile manageriale inclusivo e, infine, l’empowerment delle donne perché trovino la propria unica voce”.
I principali ostacoli alla leadership femminile:
– Questione di percezione: all'inizio della loro carriera, le donne hanno di rado le stesse opportunità riconosciute agli uomini e questo significa ritrovarsi nella condizione di dover continuamente dimostrare la propria legittimità e professionalità.
– Autocensura: reiterando schemi tipici dell’ambiente in cui sono cresciute, molte donne credono poco in se stesse e hanno una tendenza all'auto-sabotaggio, difficoltà a prendere l'iniziativa o a imporre le proprie convinzioni. Una donna in possesso dell'80% delle competenze necessarie per una posizione lavorativa si dirà di non essere adeguata, mentre un uomo che ne possiede solo il 60% tende a pensare di essere adatto al lavoro.
– Work-life balance: mettere su famiglia per una donna significa dover riorganizzare completamente la propria vita, inclusa quella lavorativa: una transizione tutt’altro che semplice. Secondo quanto rilevato da McKinsey i casi di stress e burn-out sono aumentati durante la pandemia per le donne (42%) in misura maggiore rispetto agli uomini (35%).
Come valorizzare il talento femminile secondo CoachHub:
– Sensibilizzazione sugli stereotipi di genere: essere consapevoli dei propri pregiudizi e stereotipi (anche inconsci) e assicurarsi che questi non influenzino le nostre decisioni. Aumentare la consapevolezza ci aiuta ad adottare quello che Kahneman chiama “pensiero lento”, soprattutto quando dobbiamo prendere decisioni sulle persone (chi promuovere? chi assumere? a chi assegnare quel progetto strategico?).
– Cultura del coaching: un’offerta di percorsi di formazione di coaching è essenziale per riuscire in quest’obiettivo. In particolare, con il coaching, è la persona a orientare il suo sviluppo. Costruire la propria carriera, effettuare una valutazione e agire di conseguenza diventano così responsabilità individuali. Il coaching offre – indipendentemente dal genere – i mezzi più adatti per lavorare a fondo su di sé, aumentare l'autostima e liberarsi da limiti mentali autoimposti per raggiungere i propri obiettivi e prepararsi al meglio per assumere maggiori responsabilità.
– Revisione dei processi: le organizzazioni hanno bisogno di supportare la creazione di un contesto inclusivo, che valorizzi l’unicità del singolo, nella ricchezza della sua diversità. Fondamentale è ridisegnare i processi (ad esempio, la selezione del personale, i percorsi di carriera, il sistema di performance), le strutture, i sistemi che supportano la crescita e la generazione di un contesto a misura di ogni singola persona.
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