Oltre 1000 km di cammino in tutta Italia in un anno, passando per i luoghi più suggestivi e ricchi di storia del paese. Riposo in tenda o presso associazioni locali e tablet per seguire le lezioni. È quanto prevede il progetto Strade Maestre, promosso dalla cooperativa sociale CamminaMenti in collaborazione con Aigae (l’associazione delle guide ambientali escursionistiche) e Cai. L’idea alla base di Strade Maestre è che la scuola non per forza deve essere chiusa e statica; al contrario l’apprendimento può avvenire anche mettendo al centro il cammino, con il corpo in movimento, mettendosi al servizio della comunità con spirito di fratellanza, e con un pensiero ecologista. Il progetto si rivolge a studenti provenienti da percorsi scolastici anche molto diversi, sia pubblici che privati, e prevede diverse esperienze sul campo: sull’Etna, per esempio, si parlerà di geologia, si visiterà la casa di Dante a Firenze, si incontreranno periodicamente esperti in vari settori.
Il percorso partirà da Orvieto, dove si prenderà la via Romea Germanica e si svolgeranno attività con l’Associazione italiana persone down, poi con il sentiero 103 del CAI si arriverà a Civitavecchia, dove il gruppo prenderà il traghetto per la Sicilia. Dopo la pausa natalizia, a gennaio si prenderà il sentiero Italia fino ad arrivare a Rende (CS), dove si farà un periodo di studio residenziale presso la scuola all’aperto Terre di Castalia, dove si fa educazione cooperativa e libertaria. Dopo la pausa pasquale, si continuerà a risalire la penisola fino a concludere il viaggio a Trieste, a maggio. A fine viaggio i partecipanti di quinta sosteranno l’esame di maturità, gli altri una prova di idoneità per essere reinseriti nei rispettivi percorsi scolastici.
Un’iniziativa interessante, il cui costo non è però molto abbordabile: si parla, infatti, di circa 8mila euro a studente. Ma proprio per questo è stato aperto un crowfunding, per dare modo a tutti di partecipare. Parte delle spese di vitto e alloggio verranno coperte da enti e associazioni. L’idea nasce dalle scuole parentali ma l’obiettivo nel breve termine è quello di dialogare anche con la scuola pubblica.
