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L’indagine di Agid su PA centrale e Intelligenza Artificiale

Sono 120 i progetti analizzati: tra gli aspetti considerati ci sono la qualità dei dati, l’impronta ambientale, i processi di acquisto, la definizione di indicatori per la misurazione dell’impatto atteso, le competenze e la creazione di nuove figure professionali.
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18 Giugno 2025 |
Giulia Galliano Sacchetto

È stata pubblicata la prima indagine di Agid sulla PA centrale e l’Intelligenza Artificiale. Lo studio, intitolato “L’intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione”, ha preso in esame 120 progetti di amministrazioni centrali in fase di esecuzione o esplorativa che hanno come obiettivi il miglioramento dell’efficienza operativa, il potenziamento della gestione dei dati e l’ottimizzazione dell’accesso ai servizi.

Dati e competenze: due settori in cui lavorare

L’indagine di Agid sulla PA centrale e l’Intelligenza Artificiale conferma come la diffusione di questi strumenti sia ormai vista dalle pubbliche amministrazioni come un’opportunità a tutto campo, con una prevalenza dell’aspetto organizzativo, obiettivo dichiarato del 42% dei progetti censiti.

Ma, oltre agli impatti attesi delle soluzioni di IA, sono diversi gli aspetti considerati: tecnologie adottate e modalità di addestramento dei modelli di IA, modelli di procurement e fonti di finanziamento, stakeholder coinvolti e competenze, criticità riscontrate e fattori abilitanti il successo, principali sfide legate all’adozione dell’IA (incluse sostenibilità e rischio secondo la classificazione dell’AI Act).

Riguardo le modalità di addestramento un punto centrale sono senza dubbio i dati: dallo studio emerge come le tecnologie più utilizzate siano il machine learning tradizionale e l’IA generativa per testi e linguaggio naturale. Infatti, oltre il 60% dei progetti include chatbot e assistenti virtuali. I dati utilizzati provengono soprattutto da banche dati interne, talvolta includendo dati personali o sintetici. Ma, ancora troppo spesso, si presta poca attenzione alla qualità di questi dati che, tuttavia, condiziona significativamente il corretto funzionamento degli algoritmi e dunque l’affidabilità delle soluzioni di Intelligenza Artificiale.

Per quello che riguarda le competenze l’indagine conferma la tendenza generale: le competenze interne sono presenti ma limitate, con forte dipendenza da attori esterni, in particolare società di consulenza e informatica. In tal senso emerge con forza la necessità di coinvolgere stakeholder diversi per garantire la sostenibilità e l’efficacia delle iniziative avviate. Oltre ai soggetti interni all’ente, si deve, dunque, lavorare insieme ad enti governativi ed enti regolatori, ma anche coinvolgere gli utenti finali.


Giornalista professionista, con alle spalle esperienze in diversi campi, dalla carta stampata al web. Mi piace scrivere di tutto perché credo che le parole siano un’inesauribile fonte di magia.