Toscana 2050 per guardare al futuro

Guardare ad un futuro non troppo lontano, che dovrà necessariamente essere sostenibile. È questa l’idea alla base di Toscana 2050, un progetto che coinvolge, tra gli altri, realtà come ASviS, Irpet e The European House – Ambrosetti, presentato in questi giorni a Firenze e promosso dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.
Il progetto punta a contrastare spopolamento, crisi climatica, disuguaglianze e stagnazione produttiva attraverso una governance collaborativa e politiche lungimiranti. Sono cinque gli obiettivi chiave da raggiungere entro il 2050. 60mila nuovi residenti nelle aree interne e tra i 30mila e i 45mila nuovi posti di lavoro; riduzione del fabbisogno energetico del 20–30% e produzione da rinnovabili tra 70% e 85%; tasso di occupazione regionale al 78%; rafforzamento della coesione territoriale e attrattività per giovani, professionisti e investitori.
Le iniziative di Toscana 2050
Le cinque priorità passano per altrettanti progetti bandiera. Il primo è Toscana Smart Land 2050, che si propone di rigenerare i borghi attraverso connettività, servizi di prossimità e nuovi modelli di residenzialità e produttività. L’obiettivo è rivitalizzare le aree interne, superando il divario città-campagna e favorendo nuova occupazione.
C’è poi l’iniziativa Tuscany Water Resilience 2050, che ha come obiettivo la gestione sostenibile delle risorse idriche tramite tecnologie digitali e intelligenza artificiale. Il tutto finalizzato a ridurre sprechi, inquinamento e consumo energetico.
La promozione di una longevità attiva è invece l’obiettivo del Toscana Hub Longevità che vuole realizzare smart villages, cohousing intergenerazionale e centri avanzati di medicina preventiva e personalizzata, costituendo un sistema socio-sanitario innovativo orientato alla cura e al benessere.
C’è poi l’iniziativa AI for Tuscany, che punta a realizzare un hub sull’intelligenza artificiale applicata a manifattura e turismo, valorizzando le start-up e i nuovi profili professionali.
Infine, la Rete Musei 6.0 e i Poli formativi proporranno esperienze museali immersive, educazione innovativa (anche nel metaverso), formazione continua e attrazione di talenti under 29.
Una serie di iniziative con cui la Toscana si candida a diventare punto di riferimento dell’innovazione italiana.