A Los Angeles procedono spediti i lavori per il completamento del Wallis Annenberg Wildlife Crossing, un grande cavalcavia che permetterà alla fauna selvatica di attraversare in sicurezza la Highway 101, che con le sue 10 corsie, rappresenta una delle autostrade più pericolose della California. La struttura, ideata nel 2015 da Caltrans e dalla National wildlife foundation, sarà terminata a fine 2025 e promette di essere il più grande corridoio ecologico al mondo nonché un modello globale per la conservazione della fauna selvatica urbana. Per incoraggiare gli animali selvatici ad utilizzarlo il ponte, sarà coperto sarà coperto da specie arboree locali e protetto da pareti capaci di contrastare l’inquinamento acustico e luminoso.
Un progetto derivato da oltre due decenni di studi condotti dal National Park Service nell’area di Los Angeles: ricerche che hanno dimostrato che le strade non solo possono essere mortali per gli animali che cercano di attraversarle, ma hanno anche contribuito a delimitare gli spazi, isolando geneticamente diverse specie selvatiche, dalle linci agli uccelli fino alle lucertole e ai leoni di montagna, altrimenti noti come puma. E tra tutte le infrastrutture stradali analizzate proprio la Highway 101 è stata identificata come la barriera più significativa per la salute ecologica della regione: il Wallis Annenberg Wildlife Crossing riconnetterà, dunque, un intero ecosistema che è stato a lungo frammentato da questo ostacolo quasi impenetrabile per la fauna selvatica, contribuendo a ripristinare la connettività ecologica per una moltitudine di specie animali e vegetali autoctone nell’ecosistema delle Santa Monica Mountains. Per fare un esempio concreto, nelle intenzioni dei promotori, la struttura permetterà il salvataggio dall’estinzione di una popolazione locale minacciata di puma.
Ma ci saranno vantaggi anche per gli automobilisti, visto che i corridoi ecologici abbassano notevolmente il rischio di incidenti stradali con la fauna selvatica. Infatti, secondo i dati del Center for biological diversity, un’associazione che si occupa di proteggere la biodiversità attraverso progetti di conservazione, comunicazione e analisi, la costruzione di ponti, sottopassaggi o altre strutture simili riduce del 98% i casi di incidente tra veicoli e animali. Tra il 2016 e il 2020, nella sola California, si sono verificati più di 44mila incidenti stradali, molti dei quali fatali sia per le persone che per la fauna selvatica, per un danno complessivo di un miliardo di dollari. Una cifra che, se si considerano anche gli incidenti che non sono stati denunciati, o di cui le vittime non si sono rivalse sulle compagnie assicurative, può salire fino a due miliardi di dollari. Un esempio concreto dell’impatto positivo dei corridoi ecologici arriva dal Canada. Qui, infatti, all’interno del Banff National Park, si trovano più di 40 sottopassaggi e cavalcavia destinati ai selvatici: strutture che hanno ridotto gli incidenti del 90%, garantendo così agli automobilisti anche un risparmio economico.
Il Wallis Annenberg Wildlife Crossing rientra in una linea di protezione dell’habitat attuata già da tempo in California da parte di gruppi come il Santa Monica Mountains Conservancy. Centinaia di milioni di dollari sono stati spesi per acquistare e conservare migliaia di acri di spazi aperti nelle Santa Monica Mountains nel corso di quasi mezzo secolo, e, in questo senso, l’attraversamento faunistico rappresenta l’ultimo passo fondamentale di questo sforzo storico. Il progetto sostiene inoltre le iniziative di conservazione 30 by 30 dello Stato della California e del governo federale. E altre ricerche per la realizzazione di progetti simili sono in corso. In California meridionale si sta valutando, infatti, la possibilità di realizzare altri due ponti sopra le superstrade I-5 e SR-14.
Photo Credits: Annenberg Foundation
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