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L’auto a guida autonoma inclusiva

Vicino a Brescia è partito il progetto “Sharing for Caring”
31 Luglio 2025 |
Giulia Galliano Sacchetto

I mezzi a guida autonoma al servizio delle persone più fragili per creare un servizio di navetta nei Comuni che non hanno trasporto pubblico. Questa è l’idea alla base del progetto “Sharing for Caring”, promosso da Aida – Artificial Intelligence DrivingAutonomous del Politecnico di Milano. Il luogo interessato dal test è il Comune di Darfo Boario Terme, vicino a Brescia.

La guida autonoma al servizio dei fragili

Protagonista della sperimentazione è un prototipo di auto a guida autonoma, una Fiat 500 elettrica 3+1, progettata per offrire un servizio di navetta a bassa velocità dedicato alle persone con fragilità, per accompagnarle, per esempio, in farmacia, in Comune, dal medico. L’obiettivo è promuovere l’autonomia e l’inclusione dei più fragili che spesso, soprattutto nei piccoli, Comuni non riescono a spostarsi autonomamente.

Il progetto è stato sviluppato all’interno del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, con il sostegno di Fondazione Ico Falck e Fondazione Politecnico di Milano, e la collaborazione di Cisco Italia come partner tecnologico. Va sottolineato che “Sharing for Caring” è il primo prototipo italiano di mobilità autonoma con finalità sociali. E in tal senso, l’obiettivo a breve termine è quello di farlo diventare una realtà solida ed ampliarlo il più possibile.

 


Giornalista professionista, con alle spalle esperienze in diversi campi, dalla carta stampata al web. Mi piace scrivere di tutto perché credo che le parole siano un’inesauribile fonte di magia.

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