Mobilità sostenibile, nuovo bando in Puglia

La Regione Puglia ha aperto un bando destinato ai Comuni con meno di 100mila abitanti per aiutarli nella transizione verso una mobilità più sostenibile. I fondi serviranno alle amministrazioni per redigere i Pums (Piani urbani di mobilità sostenibile) o per monitorare il loro grado di attuazione, mettendo dunque in atto politiche volte alla promozione dell’intermodalità e alla riduzione di traffico e inquinamento. I Pums sono considerati dall’Unione Europea come uno strumento strategico per i Comuni e le Città metropolitane per affrontare le sfide della mobilità urbana di persone e merci, conciliando la lotta al cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale con le esigenze di mobilità dei territori. Redigere il Pums significa, quindi, dare avvio a un processo complesso di pianificazione della mobilità e dei trasporti, in grado di elaborare soluzioni innovative e sostenibili dal punto di vista finanziario, sociale ed ambientale, per rispondere ai cambiamenti che influenzeranno l’assetto del territorio negli anni a venire.
Come detto i finanziamenti sono destinati ai Comuni pugliesi con una popolazione inferiore ai 100mila abitanti, perché la mobilità sostenibile non deve essere un’esclusiva delle grandi metropoli. Al contrario è importante che si diffonda anche nelle città più piccole, dove spesso l’automobile è uno dei pochi mezzi di trasporto disponibili. Più nel dettaglio i Comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti possono partecipare al bando singolarmente o in aggregazione di Comuni confinanti; i Comuni con popolazione inferiore a 10mila abitanti, invece, possono partecipare solo se in aggregazione di Comuni confinanti.
Sono ammessi a partecipare all’Avviso per la redazione di un nuovo Pums i Comuni che non ne sono dotati e non abbiano usufruito di altri contributi statali o regionali. All’Avviso per il monitoraggio del Pums sono invece ammessi i Comuni dotati di un Pums, redatto sulla base delle linee guida regionali per la redazione dei Pums e approvato da almeno due anni, anche qualora siano stati già beneficiari di un contributo statale o regionale per la redazione del Piano.
“Dotarsi del Pums è indispensabile per i Comuni, al fine di migliorare la mobilità interna, promuovere l’intermodalità e dare ai cittadini tutte le opzioni di trasporto pubblico e sostenibile che possano essere alternative all’uso dell’auto privata, in maniera da ridurre il traffico e ogni forma di inquinamento e di stress negli spostamenti” ha spiegato Debora Ciliento, assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile. “Vogliamo diffondere sempre più i principi della mobilità sostenibile con l’obiettivo della progressiva decarbonizzazione del sistema della mobilità e del trasporto regionale di persone e merci”.