Skip to main content

I problemi di sicurezza frenano l’adozione della Robotic Process Automation

Nonostante il 93% delle organizzazioni italiane intenda aumentarne l’utilizzo nei prossimi 2-3 anni, il 61% vede implementazioni ostacolate dall’incapacità di garantire adeguata protezione
14 Novembre 2022 |
A cura della redazione

La RPA promette numerosi vantaggi alle organizzazioni che vi investono, tra cui aumento di produttività dei lavoratori, automazione di compiti monotoni e maggiore efficienza. Per questi motivi, Gartner stima una crescita di mercato del 19,5% solo quest'anno, raggiungendo un valore previsto di oltre 2,9 miliardi di dollari a livello globale prima del 2023.
Ma con la sua ascesa arriva anche un'ondata di nuove identità “macchina”, sotto forma di bot RPA chiamati a svolgere queste attività. Una recente ricerca CyberArk ha rilevato che nelle organizzazioni italiane ci sono in media 22 identità “macchina” per ogni identità umana.
Questa esplosione sta aumentando la pressione sui team di sicurezza, chiamati ad affrontare un numero crescente di vulnerabilità. La gestione delle identità non umane, in particolare, sta rappresentando il problema più grande, in quanto possono essere generate rapidamente, spesso senza tenere conto dei protocolli.
Più dei due terzi (68%) dei professionisti della sicurezza italiani registrano una regolare richiesta a dati o risorse sensibili da parte di bot e il 16% li ritiene uno dei maggiori rischi per la propria organizzazione.
Paolo Lossa, Country Sales Director di CyberArk Italia sottolinea: “Non c’è dubbio che l’RPA rappresenti un business significativo destinato ad aumentare grazie al risparmio di investimenti per le aziende e di tempo per i lavoratori. Ma le statistiche della nostra ricerca sull'Identity Security confermano quanto è emerso di recente in collaborazione con vendor di questo settore: i bot hanno accesso a informazioni aziendali altamente sensibili, le organizzazioni devono proteggersi iniziando dall'implementazione di tutti i processi raccomandati, compresa l'integrazione della difesa in profondità e l'installazione di un vault di credenziali esterne e di altri strumenti per mitigare gli attacchi”.


Innov@zione.PA è testimone dell’execution digitale che grazie all’ICT rinnova modelli e processi della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale. Il bimestrale illustra il quadro della messa in opera delle tante iniziative, dalle più consolidate a quelle più di frontiera, che pur operando in autonomia, e spesso con quegli elementi contrastanti tipici delle fasi di cambiamento e facendo sempre i conti con risorse limitate, tendono all’obiettivo della crescita del Paese attraverso l’elemento imprescindibile della modernizzazione della PA.