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Il riscaldamento domestico principale fonte di inquinamento

Secondo Leonardo Caruso, Presidente dell’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari – ANACI di Milano, è “urgente un piano strutturale e una manovra fiscale del governo per riqualificare gli edifici con tempistiche realistiche”
25 Febbraio 2024 |
A cura della redazione

Milano è tra le prime città più inquinate al mondo, ma è anche la più densa di condominii.
Così come l’intera Regione Lombardia, oltre che sui veicoli, andrebbero strutturate misure per regolamentare gli impianti di riscaldamento condominiali.
“È diventato ormai urgente un piano strutturale e relativa manovra fiscale del governo per riqualificare gli edifici con tempistiche realistiche, non come abbiamo appena vissuto a causa del superbonus”. Parte da questa considerazione Leonardo Caruso, presidente dell’ANACI di Milano, lanciando l’allarme relativo alla mancata sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti e fuori noma.
“Servirebbe – prosegue Caruso, – una concreta e reale programmazione ad ampio spettro, che ci coinvolga direttamente e che, attraverso i Comuni, a partire da quello di Milano, e la Regione, preveda la messa a norma degli impianti di riscaldamento negli edifici, soprattutto nelle città che hanno una densità abitativa molto alta”.
Secondo gli ultimi dati forniti da INEMAR (INventario EMissioni ARia), database progettato per realizzare l’inventario delle emissioni in atmosfera, il riscaldamento incide per il 52,2%. “La Lombardia è la Regione con il maggior numero di costruzioni in condominio, e il 70% degli edifici a Milano sono stati costruiti prima del 1980”.
Negli ultimi anni sono stati messi in atto accorgimenti d’emergenza come il rinvio dell’accensione degli impianti, dovuto dal protrarsi della bella stagione, ma per Caruso non sono queste le soluzioni per il lungo termine.
Per poter ottenere dei benefici è ormai indispensabile un piano del governo con tempistiche e modalità adeguate, interventi di riqualificazione, con la sostituzione dei vecchi impianti, per soluzioni più efficienti e un riscaldamento più sostenibile.


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