Arriva il Decalogo per le società in-house della PA

È stato recentemente pubblicato il Decalogo della sostenibilità digitale delle società in-house della PA. Queste società, infatti, queste società sono un elemento strategico per la Pubblica Amministrazione perché, da un lato, ne conoscono il funzionamento e dall’altro, interagiscono con il mercato per favorire l’innovazione.
Come le società in-house aiutano la PA
Il Decalogo evidenzia tre principi chiave: supporto, accessibilità e flessibilità e si articola in diversi punti.
Per quanto riguarda la trasformazione digitale il documento riconosce il ruolo chiave delle società in-house come principale strumento di supporto per la PA nel processo di trasformazione digitale sostenibile.
Si sottolinea poi come queste società, proprio perché operano in stretta collaborazione con la PA, possano garantire che le soluzioni digitali sviluppate assicurino parità di accesso a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro status socioeconomico. Un impegno che sottolinea l’importanza dell’in-house come facilitatore di un’equa trasformazione digitale.
Le in-house dispongono poi di una buona flessibilità operativa, caratteristica molto utile per rispondere alle esigenze della PA. La struttura e la missione delle società in-house, infatti, permettono loro di adattarsi rapidamente alle esigenze della PA, ottimizzando le risorse e migliorando l’efficienza operativa. In questo modo, sono in grado di contribuire allo sviluppo e all’implementazione di strategie digitali sostenibili.
Ma le in-house fungono anche da punto di incontro tra domanda pubblica e offerta privata. Queste società, infatti, svolgono attività di scouting delle soluzioni offerte dal mercato e di presidio delle opportunità offerte dalle evoluzioni tecnologiche e, allo stesso tempo, operano per strutturare le esigenze e la domanda delle pubbliche amministrazioni in termini di specifiche e requisiti.
Infine, le in-house garantiscono la conservazione della conoscenza e la continuità operativa. Grazie alla loro struttura, infatti, queste aziende detengono e gestiscono un patrimonio di conoscenze critiche relative alle infrastrutture e ai sistemi Ict pubblici, assicurando che la PA mantenga il controllo e la continuità dei servizi digitali essenziali.
Le società in-house e la sostenibilità digitale
In termini di sostenibilità digitale il Decalogo evidenzia alcune priorità in cui le società in-house possono giocare un ruolo importante. La prima riguarda le funzioni strategiche non esternalizzabili, come quelle dei Responsabili della transizione digitale (Rtd) e dei Chief information security officer (Ciso). La natura pubblica e la vicinanza agli enti pubblici delle in-house garantiscono che queste funzioni siano svolte nel pieno rispetto delle normative e degli obiettivi strategici della PA.
Inoltre, essendo le in-house strutturate per ottimizzare i benefici per la collettività piuttosto che per perseguire il profitto, la loro presenza è fondamentale per assicurare che la sostenibilità digitale generi valore economico e sociale. Possono, per esempio, supportare la PA nel migliorare l’efficienza e la trasparenza operativa, ottimizzando l’uso delle risorse digitali e garantendo che i benefici siano distribuiti equamente.
Ma la collaborazione tra società in-house e PA è strategica anche quando si parla di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sdg). Infatti, le in-house, grazie alla loro missione orientata al bene pubblico, sono particolarmente adatte a sviluppare e implementare tecnologie che promuovano l’equità e la sostenibilità sociale, economica e ambientale.
Infine, le in-house facilitano il coinvolgimento attivo degli stakeholder pubblici e privati, garantendo che le iniziative digitali rispondano agli obiettivi di sostenibilità della PA e giocano un ruolo decisivo anche nella diffusione di una cultura della sostenibilità digitale.