Per molti la ricarica bidirezionale rappresenta il futuro, ma per Wallbox è già il presente. L’azienda, specializzata in sistemi avanzati di ricarica di veicoli elettrici e in gestione energetica, ha infatti lanciato Quasar e Quasar 2, caricatori bidirezionali leggeri e compatti creati specificatamente per l’ambiente domestico. La ricarica bidirezionale è una ricarica Ve che scorre in due direzioni: a differenza dei comuni caricabatterie Ve unidirezionali, dove l’elettricità passa dalla rete elettrica al veicolo elettrico, con un caricabatterie VE bidirezionale l’elettricità fluisce in entrambe le direzioni, dalla rete al veicolo o dal veicolo alla rete. In questo modo è possibile immettere nuovamente in rete l’energia già acquistata con cui è stato ricaricato il veicolo oppure quella prodotta dai pannelli solari presenti sul tetto di un’abitazione, trasformando la batteria dell’auto in un sistema di accumulo.
La stessa Wallbox utilizza questi dispositivi nel quartier generale di Barcellona: questi edifici sono alimentati in modo sostenibile ed efficace proprio grazie alla combinazione di Quasar con altre infrastrutture, come pannelli solari, batterie di accumulo stazionarie e la rete stessa, gestite dall’intelligenza di Sirius by Wallbox. Si tratta di una soluzione all’avanguardia per la gestione dell’energia che integra la rete elettrica con le fonti rinnovabili e bilancia la distribuzione in tempo reale per coprire il fabbisogno energetico dell’intero edificio, ottimizzando i costi energetici e l’impatto ambientale.
I vantaggi dell’utilizzo di un sistema di ricarica bidirezionale sono molteplici. C’è un vantaggio ambientale perché la ricarica bidirezionale rende le abitazioni ancora più ecologiche e consente di utilizzare la batterie come accumulatore di energia; c’è un vantaggio economico, perché restituendo energia alla rete domestica è possibile ricaricare il proprio veicolo sfruttando le tariffe delle fasce orarie più economiche e si può anche rivendere l’energia negli orari di maggiore domanda energetica, ottenendo un prezzo ancora migliore. C’è infine un vantaggio sociale perché, se diversi proprietari di veicoli elettrici scegliessero di utilizzare i caricabatterie bidirezionali e sfruttare l’energia immagazzinata nell’auto per alimentare le loro abitazioni, si potrebbero evitare o gestire meglio le sovratensioni locali nelle ore di punta.
Al momento in Italia questa tecnologia è ancora in fase sperimentale, ma qualche passo è stato fatto. Nel 2020 il Ministero dello Sviluppo Economico ha stilato alcune linee guida per favorire la diffusione di questa tecnologia. Provvedimento seguito dalla pubblicazione, ad opera dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA), delle regole che riguardano le colonnine di ricarica dotate di tecnologia V2G (Vehicle to Grid, si tratta di un tipo di ricarica bidirezionale, ndr) e l’aggiornamento del sistema elettrico, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione dei veicoli elettrici al funzionamento della rete elettrica, studiando i meccanismi di ricarica e di accumulo, ma anche quelli di cessione di energia al sistema. ARERA completerà, inoltre, la definizione delle regole per la copertura dei costi della tecnologia V2G non appena il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) avrà individuato i requisiti tecnici minimi che dovranno avere i dispositivi e i misuratori installati presso il punto di connessione.
