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Pubblicato il nuovo Piano Triennale per l’informatica nella Pa

Per la prima volta nel documento dell’Agid entra anche l’intelligenza artificiale
26 Febbraio 2024 |
Giulia Galliano Sacchetto

Il nuovo Piano Triennale per l’informatica nella Pa 2024-2026 presenta molte novità, a partire dall’impostazione generale. Il documento contiene 7 capitoli, 26 obiettivi e 122 linee guida; inoltre, è stata introdotta un’intera sezione dedicata agli strumenti operativi, come modelli di supporto, esempi di buone pratiche o check-list, che le amministrazioni possono prendere ad esempio per pianificare i propri interventi. Ma la novità più rilevante riguarda l’introduzione di un intero capitolo dedicato all’intelligenza artificiale. L’obiettivo è quello di fornire indicazioni e principi generali che dovranno essere adottati dalle amministrazioni e declinati in fase di applicazione, tenendo in considerazione lo scenario in rapida evoluzione. Quello dell’intelligenza artificiale è un argomento fondamentale, come sottolineato anche dal direttore Agid (Agenzia per l’Italia digitale) Mario Nobile: “Nell’AI Act (documento dell’Ue che fornisce un quadro normativo sull’intelligenza artificiale con l’obiettivo di assicurare che i sistemi AI utilizzati all’interno dei paesi membri siano in linea con i diritti e i valori dell’Ue, ndr)” spiega il direttore “ma in tutti i documenti internazionali si parla proprio di AI Literacy, cioè serve un piano di formazione che riguarda non soltanto gli attori ma anche il cittadino, la persona che fruisce dei servizi”.

Il piano nasce da un’attività di concertazione tra amministrazioni e soggetti istituzionali. In particolare, in questa edizione sono stati accolti e integrati fin dalla prima fase i suggerimenti presentati e il documento è stato per la prima volta l’esito di un confronto allargato anche ad università, mondo della ricerca e associazioni di categoria ICT. L’obiettivo è stato quello di rendere sempre più aperto e partecipativo il percorso di stesura e attuazione, coinvolgendo non soltanto gli attori istituzionali ma tutti i componenti dell’ecosistema digitale.


Giornalista professionista, con alle spalle esperienze in diversi campi, dalla carta stampata al web. Mi piace scrivere di tutto perché credo che le parole siano un’inesauribile fonte di magia.