Utilizzare l’intelligenza artificiale generativa per rendere le città più smart

Il potenziale delle nuove tecnologie applicate alla pianificazione urbana è enorme: Buenos Aires, Singapore, Amsterdam, Dallas e Boston sono alcune delle città che stanno già utilizzando l’Ia generativa
20 Agosto 2024 |
Giulia Galliano Sacchetto

Che le amministrazioni pubbliche siano interessate all’intelligenza artificiale generativa è noto, tuttavia, in pochi casi questo interesse viene tradotto nella pratica. Infatti, secondo un sondaggio della Bloomberg Philanthropies, risalente al 2023, solo il 2% delle Pa sta effettivamente sfruttando le potenzialità dell’Ia generativa. Molti sono ancora i dubbi che permangono, dovuti in parte alla giovinezza di applicazioni come ChatGPT.

Eppure, già nel 2019, la G20 Global Smart Cities Alliance del World Economic Forum aveva sviluppato un set di dati condivisi sulle modalità con cui utilizzare l’Ia ed i dati per il bene sociale. Strumenti che consentirebbero di mettere a rete tutte le informazioni creando una piattaforma digitale che colleghi i governi locali che sperimentano l’Ia generativa. Le implementazioni spazierebbero dall’efficientamento del trasporto pubblico, fino alla creazione di chatbot multilingue per un migliore accesso ai servizi. E sempre il World Economic Forum, recentemente, ha raccolto cinque casi studio avviati da altrettante città all’avanguardia nella tecnologia.

Buenos Aires ha attivato nel 2019 il suo primo chatbot. Boti, questo il suo nome, si è poi evoluto insieme all’intelligenza artificiale generativa, diventando il sistema preferito dai cittadini per la ricerca di informazioni, con un record di 11 milioni di conversazioni registrate a gennaio 2022. Boti ha fornito assistenza ufficiale per quanto riguardava i vaccini durante il periodo di pandemia, e attualmente ha ampliato il suo raggio d’azione includendo servizi come il bike sharing e l’assistenza sociale.

Un’altra città all’avanguardia per quanto riguarda l’Ia generativa è Singapore, che è stata anche la prima città al mondo ad avere un Gemello Digitale. Da allora la tecnologia legata all’Ia generativa si è evoluta fino a dare origine ad oltre 100 sperimentazioni differenti. Gli argomenti sono i più diversi: dalla predisposizione dei contenuti dei corsi universitari con tanto di diapositive create ad hoc dall’Ia, fino all’analisi dei dati in tempo reale per aumentare la potenza economica della città.

Dando uno sguardo all’Europa l’attenzione cade su Amsterdam che sta utilizzando ChatGPT per creare materiali sostenibili. Infatti, partendo dal linguaggio letterale di ChatGPT, che utilizza i dati delle singole parole per creare connessioni linguistiche, un progetto dell’Università della città olandese sta convertendo queste stesse parole in molecole per creare non più connessioni linguistiche ma veri e propri materiali sostenibili. In questo caso l’intelligenza artificiale generativa predispone nuovi materiali e formule chimiche, assicurando la produzione di soluzioni al massimo della loro efficienza. Per il momento il team di studiosi si sta concentrando sulla creazione di sali per l’accumulo di energia, acciaio sostenibile, plastica bio e nuove proteine vegetali.

L’Ia generativa può essere utilizzata anche per la guida autonoma. È il caso di Dallas che sta sperimentando una nuova tipologia di camion autonomi, addestrati proprio dall’Ia generativa. Mentre un veicolo autonomo standard utilizza i dati e le immagini per pianificare i percorsi, il nuovo sistema “Copilor4D” sfrutta i sensori lidar per visualizzare gli oggetti all’interno di una mappa 3D. Ciò significa che il veicolo sarà in grado di prevedere il futuro, ipotizzando cosa accadrà nei 10 secondi successivi, e anticipando di conseguenza eventuali problemi.

Sulla mobilità si è concentrata anche Boston, che vorrebbe diffondere maggiormente l’uso della bicicletta tra i cittadini. Per questo gli urbanisti impegnati nel progetto hanno guardato alla capitale europea simbolo per eccellenza di questo mezzo, ovvero Copenaghen. Tuttavia la cultura e le abitudini dei cittadini sono difficili da cambiare: infatti, molti residenti di Boston si sono dichiarati contrari o scettici nei confronti del progetto. Ed è qui che l’Ia generativa può dare una mano, permettendo di dare un’occhiata al futuro. Il progetto “What IF” di Boston guida i residenti verso il cambiamento, mostrando loro come potrebbero essere le cose se scegliessero di investire in questa soluzione per la mobilità. L’Ia generativa permette di sovrapporre lo stile dell’infrastruttura ciclabile di Copenaghen all’infrastruttura e all’ambiente edilizio di Boston: in questo modo i cittadini possono avere un’idea tangibile di come sarebbe la città se venisse promossa e costruita una rete ciclabile.


Giulia Galliano Sacchetto
Giornalista professionista, con alle spalle esperienze in diversi campi, dalla carta stampata al web. Mi piace scrivere di tutto perché credo che le parole siano un’inesauribile fonte di magia.

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