A Genova è stato recentemente inaugurato il Mobility Lab, uno spazio innovativo di circa 400 metri quadrati dedicato a Smart Genova, un programma con ambiti di intervento nella mobilità urbana e nella logistica delle merci promosso dal Comune di Genova, dalla Regione Liguria e dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (AdSP). L’iniziativa, realizzata con la collaborazione di Free to X e Movyon, punta a sviluppare in modo condiviso innovazioni tecnologiche per una mobilità sempre più connessa ed efficiente, al servizio della comunità. Il Mobility Lab accoglierà stakeholder pubblici e privati interessati al percorso innovativo intrapreso dalla città ligure e dalle attività portuali e logistiche.
Il Mobility Lab di Genova è anche sede di integrazione e test del progetto Intelligent Urban Mobility che, grazie ad un sistema data-driven che acquisisce dati dal territorio mediante le più evolute tecnologie Internet of Things, rende possibile la gestione integrata della mobilità genovese correlando i dati ed elaborandoli con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Questo consente di offrire al cittadino servizi evoluti e alla Pa informazioni aggiornate e puntuali, nonché sistemi di supporto alle decisioni e all’attuazione di azioni di governo che siano guidate dai dati. Il progetto è attualmente in fase di realizzazione da parte di Movyon e prevede una piattaforma che fungerà da digital twin della città e cuore del sistema: questo strumento permetterà di abilitare processi di attenzione al verificarsi di scenari di allerta che aiutano nella gestione operativa della città. Inoltre, fornirà alle Pa strumenti di previsione a breve termine e di pianificazione di medio periodo, integrando molteplici funzioni evolute. Ma la piattaforma non è l’unico elemento che comporrà il progetto Intelligent Urban Mobility: centrale sarà, infatti, anche il monitoraggio nonché il controllo degli accessi e dei transiti, attraverso un articolato sistema di varchi e punti di monitoraggio: in questo modo sarà possibile attuare politiche dinamiche di gestione della mobilità cittadina, abilitare la previsione di impatti di sostenibilità conseguenti a cantieri, eventi, e simili, prendere decisioni operative sulla mobilità cittadina, attuate mediante varchi e semafori. Non mancherà l’intelligenza artificiale che, applicata all’elaborazione delle immagini, individuerà i posti liberi nelle aree di sosta pubbliche, aggiornandosi in tempo reale e in maniera non invasiva. Il cittadino verrà informato sia con strumenti tradizionali, come i pannelli, che attraverso la Urban Smart Road, comunicando l’informazione dei posti disponibili ai veicoli tramite Infoparking. Proprio l’Urban Smart Road è un altro elemento centrale del progetto Intelligent Urban Mobility: grazie a tecnologie portate dall’autostrada alla città, preparerà Genova alla diffusione dei veicoli connessi e a guida autonoma, permettendo di comunicare informazioni al cittadino quando ne ha bisogno oppure di indirizzarlo verso comportamenti virtuosi. Parte del progetto è anche la regolazione semaforica adattiva, che include funzioni di ottimizzazione e prioritizzazione sull’intera rete semaforica cittadina a beneficio del trasporto pubblico locale e dei trasporti critici e usa i dati del digital twin cittadino per prendere decisioni che migliorano la fluidità del traffico e aumentano la sicurezza stradale.
Infine, per quanto riguarda la logistica, è stato creato il modulo City Logistics, reso possibile grazie al coinvolgimento degli operatori economici protagonisti della logistica delle merci di ultimo miglio: in questo caso, i dati di pianificazione delle consegne vengono integrati nel digital twin, permettendo così l’ottimizzazione dei percorsi e delle soste, con l’obiettivo di ridurre le inefficienze e limitare i fenomeni di congestionamento.
Sempre a proposito di logistica, nel Mobility Lab prenderà vita anche il progetto Smart Logistics che punta a migliorare l’accessibilità degli scali del sistema, sviluppare e ampliare la componente tecnologica e innovativa del processo portuale, favorire l’integrazione degli scali nella rete infrastrutturale di collegamento e incrementare il livello di protezione degli scali per quanto riguarda aspetti di security portuale.
