L’intermodalità è un fattore sempre più importante per la mobilità, urbana e non solo. I trasporti intermodali permettono di soddisfare tutte le esigenze degli utenti, soprattutto nelle brevi distanze e nei centri urbani. Il cosiddetto ultimo miglio è, infatti, spesso, uno dei momenti più cruciali degli spostamenti. E se i servizi per soddisfarlo sono carenti l’uso dell’auto privata è la risposta più gettonata. Per migliorare l’intermodalità del suo sistema di trasporti urbani la Regione Lombardia ha aperto il bando ‘Multimodale urbano’, stanziando 41 milioni di euro per la realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento della mobilità urbana e suburbana. L’obiettivo è quello di rendere più accessibili le stazioni ferroviarie, attraverso il riassetto e la razionalizzazione dei piazzali esterni e degli accessi, il potenziamento della rete ciclopedonale verso gli scali, l’aumento delle postazioni per il ricovero delle biciclette, il bike e car sharing. Nonché con interventi per realizzare spazi di interscambio tra diversi mezzi di trasporto pubblico. Interventi di questo tipo dovrebbero servire, almeno nel medio termine, a disincentivare l’utilizzo dei mezzi privati, oltre ad ottimizzare i tempi di percorrenza, in un’ottica di efficienza e sostenibilità ambientale. Il bando è riservato a Rfi (Rete ferroviaria italiana) e ai Comuni in cui sono presenti stazioni individuate dalla Giunta regionale.
Per ottenere i finanziamenti i progetti dovranno soddisfare alcuni requisiti. Innanzitutto dovranno sostenere la realizzazione e il completamento delle infrastrutture e dei centri di interscambio: in altre parole dovranno migliorare l’accessibilità alle stazioni ferroviarie e il collegamento con i luoghi più rilevanti presenti sul territorio (come per esempio scuole, ospedali e altre strutture urbane). Il secondo requisito è lo sviluppo di una mobilità più sostenibile. Questo potrà avvenire, per esempio, individuando hub per la micromobilità, la mobilità dolce, la previsione di spazi per i servizi di sharing in corrispondenza dei nodi del trasporto rapido di massa. Ma anche intervenendo per migliorare l’infrastruttura e il servizio inerente al trasporto pubblico locale, in un’ottica di rafforzamento dell’interscambio modale TPL/ferrovia.
