Negli ultimi anni la popolarità del trasporto ferroviario sta crescendo, soprattutto grazie alla sua sostenibilità e alla digitalizzazione dei servizi. Tra il 2023 e l’inizio del 2025, infatti, si è registrato un aumento dal 22% al 26% dei turisti che scelgono di spostarsi su rotaia. Una tendenza che si riscontra soprattutto in occasione dei grandi eventi: per il Giubileo, per esempio, oltre il 35% dei viaggiatori dichiara di voler raggiungere la Capitale in treno.
Va ancora meglio per quanto riguarda i viaggi di lavoro, dove il treno mantiene il primato con una preferenza del 45%. Sono alcuni dati emersi dall’indagine “La ferrovia e il turismo sostenibile: opportunità e sfide per l’Italia”, condotta da Swg per Trainline. Dalle oltre 2mila interviste fatte emerge come tra i termini più associati al viaggio in treno vi siano “convenienza” e “impatto ambientale”, valori che orientano sempre di più le scelte dei consumatori moderni.
La liberalizzazione del settore
Negli ultimi anni, la concorrenza nel settore ferroviario è aumentata, per effetto di una maggiore liberalizzazione del mercato. Un processo che ha avuto diversi effetti positivi per i viaggiatori. L’ingresso di nuovi operatori, infatti, ha migliorato la qualità del trasporto ferroviario, aumentando l’offerta e contribuendo a una riduzione dei prezzi su tratte chiave, come la Roma-Milano. Secondo il 61% degli italiani intervistati per la ricerca Swg, la liberalizzazione ha reso il treno un’opzione più competitiva rispetto ad altri mezzi di trasporto. Inoltre, quasi due italiani su tre ritengono auspicabile l’arrivo di nuovi operatori per ampliare ulteriormente la scelta e migliorare i servizi, riducendo così la dipendenza dall’uso dell’auto nelle aree urbane e turistiche.
Accessibilità, digitale, interoperabilità: i nodi da sciogliere
Nonostante i progressi, rimangono delle criticità che bisogna risolvere al più presto per poter rendere il treno un concorrente forte dell’auto e dell’aereo. Innanzitutto, permane un problema di accessibilità: molte aree rurali e periferiche, infatti, sono escluse dai principali collegamenti ferroviari, riducendo così sia le possibilità di sviluppo del turismo locale sia l’opportunità per i lavoratori di diminuire l’uso dell’auto privata.
A questo si accompagna un’intermodalità ancora scarsa: eppure il 71% degli intervistati dichiara che sarebbe incentivato a viaggiare in treno se vi fosse una maggiore integrazione con altri mezzi di trasporto. Un caso emblematico di queste due criticità è quello di Bormio, una delle sedi delle Olimpiadi invernali del 2026: la cittadina, infatti, è raggiungibile sostanzialmente solo in auto, la ferrovia arriva solo fino a Tirano ed è binario unico, con il risultato che se un treno si guasta l’intera tratta si blocca. Eppure, anche in vista di un evento come le Olimpiadi, che provocherà un aumento vertiginoso del flusso turistico, non si vedono all’orizzonte piani di ampliamento della ferrovia della Valtellina.
Non va trascurato poi il digitale: il 49% degli interpellati, infatti, ritiene che le tecnologie innovative potrebbero migliorare l’esperienza di viaggio. A questo è in parte anche legata la questione delle connessioni internazionali, con il 47% degli intervistati che considera ancora complesso viaggiare in treno oltre i confini nazionali. E in questo il digitale potrebbe aiutare e permettere di espandere tratte come la Milano-Parigi, la cui presenza ridurrebbe l’uso dell’aereo a favore di viaggi più sostenibili. Così come potrebbe essere d’aiuto la presenza di tariffe agevolate e pacchetti integrati, che incentivino l’uso del treno durante la bassa stagione turistica. A questo andrebbe affiancato lo sviluppo di treni tematici e itinerari personalizzati, una soluzione apprezzata dal 73% degli intervistati.
Insomma, il trasporto ferroviario ha enormi potenzialità ma è fondamentale promuovere innovazione e collaborazione tra operatori ferroviari, istituzioni e piattaforme digitali per rendere il treno la prima scelta per turisti e lavoratori.
