Strategia italiana per l’intelligenza artificiale: che cosa prevede

Sono previste oltre venti azioni strategiche in quattro macroaree: ricerca, pubblica amministrazione, imprese e formazione
8 Agosto 2024 |
Giulia Galliano Sacchetto

L’Italia, sulla scia di altri paesi europei, ha introdotto la Strategia nazionale per l’intelligenza artificiale 2024-2026. Un provvedimento che segue la recente pubblicazione dell’AI Act sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e l’inizio delle audizioni in Commissione, presso il Senato, del disegno di legge sull’intelligenza artificiale.

L’iniziativa prevede oltre venti azioni strategiche distribuite in quattro macroaree: ricerca, pubblica amministrazione, imprese e formazione. L’obiettivo è quello di promuovere l’uso dell’Ia nei vari settori considerati.

Per le quattro macroaree considerate il documento individua alcuni obiettivi strategici: il rafforzamento degli investimenti nella ricerca, promuovendo la creazione di competenze adattate al sistema italiano e in linea con i principi di affidabilità e responsabilità dell’Unione europea; il raggiungimento di una maggiore efficienza nei processi amministrativi e il miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale; l’agevolazione dello sviluppo e dell’adozione di soluzioni di intelligenza artificiale nelle imprese per efficientare i processi e abilitarne di nuovi per ampliare le possibilità di crescita; la promozione di una formazione di qualità elevata e in linea con le nuove competenze richieste dallo sviluppo e diffusione dell’Ia.

Più nel dettaglio, in ambito ricerca la Strategia prevede il consolidamento dell’ecosistema italiano della ricerca, anche tramite investimenti per trattenere e attrarre talenti, progetti interdisciplinari per il benessere sociale e potenziamento delle collaborazioni internazionali. Per quanto riguarda la Pubblica amministrazione il documento prevede l’adozione di linee guida per promuovere l’uso dell’Ia, la semplificazione per cittadini e imprese, l’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle scuole. Facilitatori per l’Ia nelle piccole e medie imprese, sviluppo di startup in ambito Ia, laboratori per lo sviluppo di applicazioni Ia sono le inizitiave prevsite per il settore delle imprese. Infine per ciò che riguarda la formazione, la Strategia punta ad una didattica diffusa sull’Ia nei corsi di laurea universitari e nei corsi ITS e al potenziamento del dottorato nazionale in Ia.

Per attuare al meglio questi obiettivi è necessaria una visione sistemica e una condivisione di buone pratiche e conoscenze: in questo senso, saranno fondamentali le sopracitate azioni strategiche abilitanti volte all’attuazione, al coordinamento e al monitoraggio delle varie iniziative e al potenziamento delle infrastrutture necessarie per il funzionamento delle tecnologie di intelligenza artificiale, nonché al coinvolgimento attivo degli stakeholder per una pianificazione efficace.

La Strategia rientra appieno nell’ottica di accelerazione sulle nuove tecnologie che l’Italia deve seguire. Il documento, infatti, non manca di sottolineare le criticità dovute, ad esempio, alla mancanza di competenze digitali nella società italiana: l’Italia è all’ultimo posto tra i Paesi membri dell’Unione europea per numero di laureati nel settore Ict e al quartultimo posto per percentuale di cittadini che possiedono competenze digitali di base (pari al 45,6% della popolazione. Il documento individua, inoltre, alcuni rischi, tra cui quello legato al divario digitale e all’iper-regolazione nazionale in applicazione alla normativa europea. In questo senso la Strategia invita a non “costruire ulteriori sovrastrutture normative nella definizione delle azioni strategiche, adoperandosi invece nella direzione di promuovere l’AI Act con linee guida e percorsi agili e a misura di impresa e di cittadino”.


Giulia Galliano Sacchetto
Giornalista professionista, con alle spalle esperienze in diversi campi, dalla carta stampata al web. Mi piace scrivere di tutto perché credo che le parole siano un’inesauribile fonte di magia.

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